martedì 21 giugno 2022

Quali sono i vantaggi del praticare un'arte marziale?

 


I vantaggi sono sia generali che specifici, in quanto ognuno di noi reca caratteristiche psicofisiche diverse.

Si ha una coordinazione motoria incrementata, dato che sia gli esercizi formali tipici di alcune discipline (kata, taolu), sia gli sparring, hanno tra gli obiettivi primari lo sviluppo di tecniche esecutive, che sono inattuabili senza un'adeguata capacità di movimento.

Riflessi, agilità, destrezza e forza aumentano. Ora, non diventeremo Capitan America, ma per lo meno si avrà una forma migliore di prima. Ci sarà un miglioramento del tono muscolare, una diminuzione della massa grassa. La mobilità articolare subirà miglioramenti, migliorerà anche la capacità respiratoria e cardiovascolare, data la maggior ossigenazione di tessuti, cervello e organi vitali. Vari studi concordano nell'affermare che con la pratica di queste discipline, ci sarà una diminuzione del rischio di malattie cardiache e di arteriosclerosi.

Si hanno benefici cognitivi, dato che il processo motorio comprende anche l'attivazione di aree cerebrali diverse, poiché reagiscono a stimoli diversi in pochi secondi, sia fisici che mentali. In generale, tutte le discipline marziali richiedono un minimo di tattica, quando si conduce uno scontro; ma pensiamo a quelle discipline che, oltre che fisiche, sono anche specificatamente strategiche, come il Brazilian Jiu-Jitsu, che richiede una formulazione tattica simultanea allo scontro fisico.

Si ha più sicurezza in se stessi, dato che si è più consci della propria capacità psicofisica. A questo si riconducono varie scuole di pensiero, si va dalla ginnastica, il mettere a nudo anima e corpo, cara a Greci; per finire alle tecniche di respirazione (ibuki e nogare), tipiche delle arti marziali orientali, che ricercano il Dan Tian, o Tanden, il punto focale del Ki, l'energia vitale. Vari studi dimostrano che l'esercizio fisico migliora le capacità mnemoniche e di attenzione.

Ergo, la disciplina e l'autocontrollo ne risultano rafforzati, proprio per la sintonia tra mente e corpo.

L'esercizio fisico riduce il livello di cortisolo (ormone che si eleva durante lo stress) e fa aumentare la produzione di endorfine e serotonina, il cosiddetto "ormone della felicità". Con le arti marziali, oltre a questi benefici, si imparano alcune tecniche utili all'autodifesa. Lasciamo stare le diatribe inutili su quale arte marziale sia migliore, per favore. E' il praticante e l'applicazione pratica che ne fa, che fanno la differenza.

Per la combinazione di questi fattori, il praticante di arti marziali resterà psicologicamente più concentrato in momenti di stress, il che aiuta anche nella vita quotidiana. Non è un caso se "l'Arte della guerra" di Sun Tzu o "Il libro dei Cinque Anelli" di Miyamoto Musashi vengono studiati ancora oggi.

Li avete visti i novantenni cinesi che praticano Tai Chi? Helio Gracie, che a 92 anni praticava ancora Jiu-Jitsu? E Mifune Kyuzo, che a 72 anni praticava ancora Judo? Praticare arti marziali come si deve, aumenta la longevità.



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