venerdì 9 dicembre 2011

Breve panoramica delle tecniche del Karate





Tecniche di pugno
Vengono eseuite diverse tecniche di mano, che possono essere a mano aperta o chiusa, in ogni caso si tratta di tecniche molto veloci, che hanno come bersaglio punti molto deboli del corpo umano, come ad esempio centri nervosi, o zone poco protettte dalla muscolatura.
Il metodo di caricamento di queste tecniche può essere caratterizzato sia da ampi movimenti (circolari, alto-basso, basso-alto) che permettono di ottenere una maggiore velocità, sia da movimenti particolarmente stretti che danno una elevatissima velocità di esecuzione.
Tali tecniche vengono portate avanti secondo una sequenza di più colpi, o  usando entrambe le mani contemporanemente.


Tecniche di calcio e spazzate
Anche le tecniche di calcio coprono una parte molto importante nel programma tecnico del Karate.
Esistono diversi tipi di calcio che possono essere eseguiti in deverse direzioni e a diverse altezze, avremo quindi, calci frustati (keage), calci di spinta (kekomi), calci volanti (tobi geri), ecc.
C'è da dire però, che ciò che sta alla base del Karate non è la spettacolarità, ma l'efficacia, questo vuol dire che i calci maggiormente utilizzati sono i calci indirizzati ad altezza media e bassa.
Il sistema delle tecniche di calcio usato, permette come per le tecniche di pugno, di poter effettuare una efficace difesa (quindi è possibile parare usando dei calci, o delle opportune tecniche di gamba) ed il relativo contrattacco.
Oltre alle tecniche di calcio esistono anche delle tecniche di spazzata che permettono con semplici movimenti la destabilizzazione della posizione dell'avversario oltre a facilitare una eventuale proiezione.

Parate
Le tecniche di parata che vengono praticate sono in un numero veramente elevato, possono essere effettuate in diversi modi e con diverse parti degli arti, abbiamo quindi diverse categorie di parata, per elencarne alcune possiamo citare:
  • Parate con avanbraccio
  • Parate ad uncino con mano aperta o chiusa
  • Parate con lo stinco
  • Parate con le palme delle mani
  • Parate con la pianta dei piedi
  • Parate pressanti
  • Parate con il polso
  • ecc.
Accanto al sistema di parate già di persè molto completo vengono insegnati particolari spostamenti per effettuare delle efficaci schivate, oltre a diverse tecniche di leva, presa, proiezione ed immobilizzazione  (le cui origini sono da cercarsi in arti quali lo Judo, l' Aikido ed il Ju-Jitsu).
Ciò che il praticante di Karate deve saper fare è difendersi in modo efficace, avendo sempre rispetto per l'aggressore, infatti non è detto a seconda delle circostanze in cui ci troviamo che fare del male alla persona che ci aggredisce sia la soluzione migliore, si pensi al caso di un ubriaco, o una persona mentalmente disturbata che ci assalga, in situazioni come queste bisogna semplicemente rendere innoffensivo (tramite ad esempio una tecnica di immobilizzazione) l'aggressore e chiamare la Polizia.
Bisogn
a ricordare sempre che una cosa è la difesa personale, ben altra la giustizia personale.


Schivate
Le tecniche di schivata sono essenziali nella corretta pratica del Karate, a differenza di molti stili dove il sistema difensivo è basato sul "forza contro forza" nel karate si cerca di evitare la contrapposizione di forza, ma si ricerca un migliore metodo per l'utilizzo della forza dell'aversario.
Le schivate in questo contesto ci permettono di evitare un confronto diretto, in termini di forza, con l'avversario, ma anzi ci aiutano a rendere vano il suo attacco con un dispendio di energie veramente esiguo.
Le tecniche di schivata (molto utilizzate dal Wado-ryu) ci permettono quindi di ottenere una situazione di vantaggio grazie al fatto che dal loro corretto utilizzo possiamo posizionarci in punti particolarmente difficili da raggiungere in tempi brevissimi dall'avversario, come ad esempio alle sue spalle.
Per maggiore efficacia le schivate possono essere eseguite in contemporanea a tecniche di parata, di contrattacco o ancora di priezione.

Pressioni su punti con riflessi nervosi
Queste tecniche permettono, grazie all'uso di piccole pressioni o piccoli colpi, di indurre nell'aggressore un forte fastidio o dolore che lo fa desistere dalla sua aggressione, in alcuni casi si può riuscire a bloccare interi arti per qualche decina di secondi, impedendo così la deambulazione o la presa.
Generamente queste tecniche hanno un effetto transitorio e non lasciano alcun danno fisico.

Cadute
Le tecniche di caduta (ukemi waza) vengono insegnate e praticate costantemente per limitare  al massimo i danni causati da una proiezione.

Posizioni
Le posizioni usate sono le tipiche posizioni presenti in ogni stile di karate (zenkutsu dachi, kiba dachi, neko ashi daci, ecc.) le posizioni maggiormente usate sono le posizioni naturali (shisentai), le posizioni neko ashi dachi,  zenkutsu dachi, kiba dachi e kosa dachi, la posizione è generalmente molto alta, dipende dal praticante il quale deve usare la posizione nell'altezza a lui più naturale.

Leve articolari, proiezioni ed immobilizzazione
Il sistema di leve articolari, proiezione ed immobilizzazione completa il quadro del bagaglio tecnico del Karate permettendo quindi di ottenere anche una buona difesa nel caso di combattimento a terra o comunque nel corpo a corpo piuttosto ravvicinato dove l'uso di gomiti e ginocchia possano rivelarsi non efficaci.
Il sistema di leve e proiezione permette quindi un veloce apprendimendo delle più elementari tecniche di difesa personale, essendo un sistema che richiede pochissima forza si rivela particolarmente adatto alle donne.
Le tecniche di leva e proiezione abbinate ai movimenti circolari delle schivate da luogo a un velocissimo sistema difensivo, in cui la forza muscolare riveste un ruolo del tutto marginale.

giovedì 8 dicembre 2011

Armi, gradi e qualifiche del kobudo di Okinawa




Armi lunghe

Bo                                                          Bastone
Eku                                                       Remo
Nunti-Bo                                              Lancia

Rokushaku-gama        Falce lunga sei piedi


Armi con corda o catena

Kuruman-bo                                        Bastone lungo snodato
Sosetsukon o Nunchaku                  Bastone snodato a due sezioni
Sansetsukon                                       Bastone snodato a 3 sezioni
Suruchin                                             Corda con due pesi alle estremità

Armi corte

Kuwa                                                     Zappa

Armi doppie

Sai                                                         Tridente
Matayoshi sai                                      Sai con elsa a S
Tunkuwa                                              Manico para avambraccio
Kama                                                    Falcetti
Nunti                                                    Tridente a S
Tinbei                                                   Scudo
Tekko                                                   Tirapugni a staffa

I Kyu sono 8 per i bambini e 6 per gli adulti, contraddistinti da diversi colori di cintura:
Bianca                  
Gialla                     
Arancio                
Verde                    
Blu                        
Marrone               1°.
I Dan sono 10 e vanno in ordine progressivo dal 1° al 10°.
- 1° livello: Allenatore (1° Dan)
- 2° livello: Istruttore (3° Dan)
- 3° livello: Maestro (5° Dan)
Oltre alle suddette qualifiche ve ne sono delle altre che vengono conferite dal 5° Dan in poi e rispecchiano la classificazione tradizionale giapponese:
- Renshi – Insegnante (5° e 6° Dan)
- Kyoshi – Maestro (7° e 8° Dan)
- Hanshi – Uomo da imitare (9° e 10° Dan).