Di Segal si sa che quando si trasferì in Giappone potè usufruire dell'insegnamento diretto del suocero, poi aprì una sua scuola di Aikido. Ora un occidentale che apre un dojo in Giappone, di Aikido, deve essere veramente tosto.
Personalmente ho avuto il piacere di vedere all'opera (e praticare con lui per ben 15 minuti) un maestro francese che aveva insegnato Aikido presso la polizia di Tokyo: era veramente ma veramente bravo. Fisico di ruolo, tecnica sopraffina e, il che non guasta, ottima persona.
Torniamo a Segal: di lui all'inizio si sono potuti vedere solo le coreografie dei suoi film; molto ben fatte, ottime tecniche ma sempre di coreografie si parla. Poi si sono viste le tecniche che mostrava in stage, stesso discorso.
Apriamo e chiudiano subito una dolorosa parentesi; se c'è un' arte marziale che si presta ad essere falsificata questa è l'Aikido, per riconoscere la bontà di un istruttore bisogna provarlo od avere tante esperienza.
Un appunto che viene mosso al Nostro e che condivido è di utilizzare uke veramente miscroscopici, ricordo un' intervista a dei frequentanti di un suo stage che rimproveravano anche un eccesso di violenza nei confronti di questi poveri uke.
Tirando le somme: a favore di Segal c'è l' innegabile fatto di aver insegnato in Giappone, a sfavore, film a parte, è che risulta essere un buon esecutore, magari ottimo, ma come tanti altri.
Ps: guardate una lezione di qualsiasi arti marziali: se uke deve attaccare di destro e sbaglia il maestro (il grande maestro) non batte ciglio: uke finisce neutralizzato.
Se il maestro fa ripetere l' attacco ecco il maestro non è un grande maestro.
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