giovedì 1 ottobre 2020

Che differenza c'è tra un ronin ed un samurai?




 

Il samurai faceva parte della nobiltà guerriera ("buke", casati militari ) e significava letteralmente "servo", dal verbo "saburau", ovvero "servire, mettersi a lato". Prima noti come "saburapi", "saburai" e infine come "samurai", ma quest'ultimo termine venne coniato solo nell' era moderna (fine Periodo Azuchi-Momoyama, 1573–1603 inizio del periodo Edo). Noti anche come "bushi", guerrieri, termine che li indicava più come professionisti militari che non come casta, anche se dal 12 secolo, i due termini iniziarono ad essere usati intercambiabilmente. Per esempio il famoso Musashi era un bushi; era un ronin, ma non un samurai, in quanto non si legó mai ad un signore (daimyo) per seguirlo fedelmente. I samurai seguivano il bushido, letteralmente "la via del guerriero", una serie di princìpi cardine che formavano il loro codice di condotta.

Ma anche molti ronin lo adottavano, compreso Musashi, anche se il bushido dell'eccezionale spadaccino era diverso da quello descritto nell'"Hagakure", in quanto fondato su basi indipendenti.

I samurai erano una classe colta, che praticava anche l'arte della scrittura e del tè, oltre alle arti della guerra. Va da sé che i samurai, in tempo di pace, si occupavano delle loro rendite terriere, concessegli dai loro daimyo, e , diversamente dai ronin, avevano l'appoggio e la protezione del loro clan. Come casta, potevano circolare armati di spada ed uccidere coloro che li oltraggiavano.

Se un samurai uccideva un ronin, non doveva aspettarsi ripercussioni di alcun tipo, dato che i ronin non dipendevano da qualcuno e non erano quindi vincolati.

I samurai finirono nel 1877, con la sconfitta della ribellione di Satsuma, anche se lo shogunato Tokugawa cadde il 3 Gennaio 1868, con l'inizio della Restaurazione Meiji. Letteralmente "uomo onda", il termine "ronin"indicava colui che va da una parte all'altra, come un'onda, appunto. Alcuni lo interpretano anche come "uomo alla deriva", anche se penso (opinione personale) che non tutti i ronin non si ritenessero alla deriva in senso metaforico, quanto in senso letterale. Dei cani sciolti, insomma. Quando molti feudi si dissolsero o si indebolirono sotto i Tokugawa, molti samurai(circa 400.000 secondo alcuni studiosi) si distaccarono dal loro "affiliamento", per loro stessa volontà, per "disaccordi momentanei"(quindi facevano ammenda e volevano ritornare al loro rango) o semplicemente vennero allontanati "per errori personali o per avidità".

Ma un ronin poteva diventare tale anche per altre ragioni: essere figlio di un ronin che non aveva mai rinunciato al rango di guerriero, significava comunque essere ronin. Poi, si poteva essere congedati dal padrone, sia unilateralmente da parte del signore, sia da parte del subordinato, che magari intendeva fare atti che avrebbero screditato tutto il suo clan. Oppure, molto semplicemente e comunemente, si diventava ronin una volta morto il padrone.

Come detto prima, il ridimensionamento o lo scioglimento di feudi e clan generava dunque dei ronin.

Esistevano dei casi in cui dei samurai diventavano ronin per essere diventati commercianti ed essere entrati in una corporazione (za). Poi, esistevano altri casi che implicavano l'abbandono della posizione di samurai per evitare situazioni tese nel clan, per poi ritornare una volta placate le acque.

Comunque, i ronin rimasero una spina nel fianco dei Tokugawa fino alla fine dello shogunato. Questi guerrieri erranti si sostentavano insegnando il bujutsu, l'insieme di tecniche militari dell'epoca.

Oppure facevano da guardie del corpo, dette "yojimbo" per i ricchi heimin, commercianti e artigiani. Infine, potevano diventare parte della malavita o darsi al banditismo. Molti cercavano di ritornare al loro status di samurai.

Ma per il signore di turno il solo fatto di accettare dei ronin poteva creare dei precedenti disapprovati da molti altri potenziali padroni. Comunque, c'è da dire che questi "randagi" (non in senso spregiativo, prego) creavano non pochi problemi, essendo praticamente pari nei bushi nella loro abilità guerriera. A volte, si ergevano a protettori paramilitari di villaggi e/o proprietà, così efficacemente che i signori locali li invitavano a rientrare nella classe da cui se n'erano andati. Classica é comunque l'immagine del ronin solitario che getta o accetta sfide nelle strade. Per dare un esempio della loro efficacia, durante la ribellione di Shimabara, gruppi di ronin si aggregarono ai rivoltosi contro il bakufu. Quest'ultimo si dovette sudare quattro camicie per mesi e sostenere un assedio con 50.000 guerrieri e il sostegno di navi olandesi, prima di vincere.

Lo status di ronin non era affatto invidiabile, perché, se da un lato si faceva ancora parte dei bushi, dall'altro non si aveva una terra e neanche un salario. Inoltre, il fatto di essere senza padrone, macchiava la reputazione e l'onore dell'individuo, quindi soggetto di scherni ed umiliazioni. I ronin moderni sono i salaryman (sarariman) senza lavoro, gli studenti che non riescono a passare all'università (il termine formale sarebbe "kanendosei"), i piloti senza una scuderia.

Lord Redesdale, (presumibilmente intorno al 1866), annotò che un ronin si suicidò davanti alla tomba dei 47, per non essere riuscito ad entrare al servizio del signore di Chōshū.

Il ronin comunque, da guerriero, di solito non faceva comunella con le altre classi sociali "inferiori". Anzi, le teneva a distanza, non essendo neanche vincolato dalle norme e leggi dei clan. Questi" uomini onda" erano fieri di essere comunque dei militari.

Ovviamente, i ronin più famosi sono 47. Essi si vendicarono negli anni di un'offesa perpetrata nei confronti del loro ex padrone Asano Naganori, che nel 1701 dovette suicidarsi per aver ferito il dignitario Kira Yoshinaka (o Yoshihisa) che lo aveva insultato. La casata di Asano venne smantellata e questi 47 samurai divennero ronin. Per farla breve, i 47 non diedero segno di volersi vendicare, ma covavano dei piani di vendetta terribili, che si concretizzarono circa 2 anni dopo, con la decapitazione di Kira e l'uccisione di molte delle sue guardie. Poi resero onore alla tomba del loro ex padrone si consegnarono alle autorità. Gli furono concessi i seppuku, con la grazia per uno di loro, affinché il fatto venisse ricordato. Ancora oggi, a Tokyo nel tempio di Sengakuji, ci sono le tombe dei 47.

I 47 ronin hanno ispirato numerosi film , tra cui una rivisitazione fantasy dei 47 ronin con Keanu Reeves (a mio parere discutibile) e il film di spionaggio "Ronin" di Frankenheimer, con De Niro e Jean Reno. Bellissimo film, c'è anche Sean Bean, che per una volta non muore. Esistono numerose rappresentazioni teatrali delle vicende dei 47, con l'opera "Chūshingura".


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