martedì 27 ottobre 2020

Perché le arti marziali si sono sviluppate in tutta l'Asia ma non nel resto del mondo?

Una domanda alquanto fuorviante. L'Europa e l'Africa hanno dozzine di arti marziali autoctone, semplicemente la maggior parte, con forse le sole eccezioni del pugilato (arte romana poi modernizzata dagli inglesi), lotta greco-romana/wrestling (entrambe derivazioni del Pancrazio olimipico) e la capoeira in misura minore non hanno usufruito dello stesso marketing che la mania di fare film d'arti marziali seguita al successo di Bruce Lee ha fornito alle controparti asiatiche. Senza contare che da noi un poco alla volta la società si è demilitarizzata, mentre nella maggior parte delle società asiatiche fino a tempi recenti permaneva una mentalità tribale che includeva anche l'essere pronti allo scontro fisico.

Detto questo, le arti marziali anche occidentali si stanno riprendendo a vari livelli. Lo scherma europea sta diventando molto popolare in tutto il mondo, incluso Cina e India



Kali, kickboxing e Krav Maga prendono a piene mani dalle discipline europee.



Karatè e Judo sono diventate praticamente danza classica, da quando gli occidentali le hanno trasformate in sport olimpici.



La capoeira anche se pochi la praticano come arte marziale diventa sempre più popolare:



Il pancrazio classico ha solo cambiato nome, adesso si chiama MMA



E c'è un gran ritorno di stili classici come il coltello veneziano ed il bastone genovese.




E gente che cerca di modernizzare il Flos Duellatorum.



Che non derivino in maniera troppo diretta dalle scuole romane o italiane, abbiamo il Savate Francese



Il Glima scandinavo



Per non lasciarci indietro niente, abbiamo anche l'Africa con il Dambe



Il Laamb



Bastone Etiope



Scherma Zulu



Lo Nguni



Lotta Turkana



Se riesci a fare un film che possa battere lo strapotere mediatico di Hong Kong, sono sicuro che la gente si metterebbe in fila per vederlo, se fatto bene. L'unico film interessante da questo punto di vista, per quanto di per sè orribile, è La Prova con Van Damme, la solita ora e mezza della sua faccia incazzata e spaccate, ma per lo meno i combattenti che arrivano da ogni parte del mondo combattono veramente ognuno con uno stile differente.


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