mercoledì 7 ottobre 2020

Mi domando come mai i cinesi e la Cina sono odiati da tanti paesi occidentali e dai loro vicini di casa per il successo che hanno avuto in questi anni?

Mi ritrovo un’altra volta a difendere i cinesi, non perché io sia filo-cinese, ma perché mi sembra che la visione che si ha in Europa della Cina sia ancora più superficiale di quello che posso avere io. Demonizzare non è mai una buona idea.

Che la Cina sia odiata dai paesi occidentali è vero. Che questo avvenga per buone ragioni è dubbio. Si tratta a mio vedere della semplice paura dell’ignoto. Arrivano i cinesi, si salvi chi può. C’è chi teme un’invasione cinese, qualcosa di assolutamente assurdo viste le distanze e le dimensioni già continentali della Cina. La Cina è semivuota, c’è spazio per tutti. Ma la Cina non ha alcun interesse a espandersi oltre i limiti dettati dalla sua sicurezza. È stata invasa dagli europei, non vuole che questo accada di nuovo. Per questo sta approntando una serie di strumenti di comunicazione e approvvigionamento. Si tratta tuttavia di misure difensive, non offensive. Molti sceglieranno di non credermi. A loro faccio notare Come la Cina sia circondata da forze ostili, soprattutto Americane, e che in passato è stata invasa più di quanto abbia invaso. Ai cinesi piace starsene a casa quando possono. La diaspora cinese avuto luogo prevalentemente come effetto della distruzione della Cina dalla parte degli europei.

Non è vero che coi vicini la Cina sia sempre aggressiva. Taiwan e Tibet sono problemi complessi sui quali è prudente non sputar sentenze. La Cina poi Spesso cede, come ha fatto nel caso delle Diaoyu/Senkaku, lasciate di fatto al Giappone e il cui problema è stato fatto riesplodere da un irresponsabile giapponese, il governatore di Tokyo Ishihara Shintarō. Con i russi ha trovato un accordo in via amichevole. Il vero problema sono gli Stati Uniti. Finché gli Stati Uniti non si allontaneranno (non occorre se ne vadano, ma è necessario si ritirino su posizioni meno prossime. Non dimentichiamo mai questa cosa sacramentale: gli Stati Uniti non hanno nessun diritto ad avere la presenza che hanno in estremo oriente. Nessuno.

Tutti i paesi di una certa dimensione hanno problemi di confine, tanto è vero che l’India stessa ha una lunga lista di problemi con i suoi vicini. Se la Cina è straordinaria, è per l’eccezionale numero di paesi con cui confina.

La Cina è temuta ovunque, ed è logico che lo sia. È già un colosso. Crescerà ancora. Ma i cinesi sono esseri umani, non sono demoni. Non facciamo lo stesso errore che abbiamo fatto con la Russia. I manicheismi lasciamoli agli americani. Questo per il nostro bene. È necessario capire i cinesi, temerli non basta.

La Cina non è una democrazia. Vero. Ma chi si aspetta un paese in preda al terrore si sbaglia di grosso. Chi si immagina la Cina come un inferno si sbaglia.


Taichi mattiniero a Shanghai.


Pacifici laghi e spazio. Tanto spazio. Ho visto la Cina per la prima volta nel 1989. Dalla Cina andai in unione sovietica. I due paesi erano come il giorno e la notte. La Cina era povera, Ma c’era cibo in abbondanza per tutti, vario, buono e sano. Nei negozi trovavi di tutto, scarpe, abiti, quello che volevi a prezzi ragionevoli per i locali. In Russia non c’era un accidente. In Cina non ho mai provato il senso di oppressione e il senso di essere osservato che ho provato sempre in Russia. La Cina è una grandissima civiltá ed un paese che è stato il più ricco del mondo per 2000 anni, fino un paio di secoli fa. E il comunismo è un suo incidente storico.



Libertà. Sì libertà. Perché quando sei in un negozio fra quelli della fotografia che segue sei libero. Sei libero di parlare di quello che vuoi, di comprare quello che vuoi, di frequentare quello che vuoi. Nessuno fa attenzione alla polizia politica Perché non è necessario. Il successo evidente delle politiche governative per il momento è sufficiente a rendere la repressione inutile.



Tramonto sull’autostrada dell’aeroporto di Shanghai a Shanghai. Se la Cina è l’inferno, eccolo.




Con questa immagine voglio solo tentare di dare un’immagine visiva della Cina che la renda più vicina e concreta. Temere la Cina è intelligente, odiarla è irrazionale, imparare a conoscerla doveroso.


Nessun commento:

Posta un commento