domenica 11 ottobre 2020

Quanto è comune nel pugilato che uno degli sfidanti muoia durante un incontro ?

NON è una percentuale bassa!

13 morti sul ring ogni anno, i dati choc sulla boxe: allarme dopo la morte di Patrick Day avvenuta dopo alcuni giorni di agonia.



Dopo la morte di Patrick Day, viene lanciato l’allarme sull’annosa questione dei decessi nella boxe. I dati diffusi in queste ore mettono i brividi: tra il 1890 e il 2011, si stima che 1.604 pugili siano morti a causa delle ferite riportate sul ring. Questo significa una media di 13 morti ogni anno. Insomma, il 27enne pugile americano Patrick Day, morto quattro giorni dopo aver riportato ferite alla testa in una rissa con il suo connazionale, Charles Conwell, è solo l’ultima vittima di questo "Sport". Ma se in un altro sport morti e traumi sono incidenti, che non dovrebbero accadere, la boxe è, come disse Umberto Veronesi “l’unico sport che ha come finalità quello di far male all’avversario”. Botte sul volto, sul cranio, fino al punto da far crollare l’avversario, stordito, per almeno dieci secondi. Semplificato al massimo, il pugilato è uno sport dove si lotta per causare una commozione cerebrale.

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