Shohei Baba (馬場
正平 Baba
Shōhei), meglio conosciuto con il ring name
Giant Baba (ジャイアント馬場
Jaianto Baba,
lett. "Gigante Baba") (Sanjō, 23
gennaio 1938 – Tokyo, 31 gennaio 1999) è stato un wrestler
giapponese, divenuto uno dei più rappresentativi del
puroresu.
La famiglia
Shohei Baba nacque a Sanjō, nella
prefettura di Niigata, il 23 gennaio 1938. Secondo figlio maschio di
Kazuo Baba, un commerciante di frutta e verdura a Yokkaichi, nella
città natale, e di sua moglie Mitsu, aveva un fratello, Shōichi,
maggiore di vent'anni e prediletto della madre, e due sorelle, Yoshi
e Aiko, maggiori rispettivamente di sedici e quattro anni.
Quando era bambino, il padre, un uomo
silenzioso, era malato e non poteva fare molto lavoro. Dopo la morte
del fratello maggiore, arruolato dalle truppe di Sendai e ucciso
all'isola di Guadalcanal, un campo di battaglia della guerra del
Pacifico, dall'esercito americano nel febbraio 1943, la madre dovette
sostenere interamente l'industria ortofrutticola di famiglia. Per
aiutarla nei lavori pesanti con le due sorelle maggiori, per sette
anni a partire dalla quinta elementare, con una bicicletta e un carro
posteriore carico, ogni mattina presto, prima di andare a scuola,
portava frutta e verdura al mercato di Nagaoka, a 12 km di distanza,
che si teneva due volte alla settimana.
La sera del 14 agosto 1945, alla fine
della seconda guerra mondiale, quando entrò nella scuola elementare,
Nagaoka fu attaccata dalle bombe incendiarie della grande formazione
degli aerei militari statunitensi B29. La famiglia aveva costruito
una capanna temporanea in legno su un campo di riso, a circa 500 m di
distanza da casa, e si rifugiò quando suonò l'allarme. Il giorno
dopo, dove si teneva il mercato mattutino, divenne un campo
bruciante.
Il padre morì nel novembre 1968, a 80
anni. A dicembre, dopo aver combattuto con Gene Kiniski, tornò nella
città natale per visitare la tomba. La madre morì meno di tre anni
dopo, nel luglio 1971, a 75 anni.
Nel baseball
Nel gennaio 1955, mentre era ancora un
lanciatore con la squadra di baseball del liceo industriale di Sanjō,
dopo l'iscrizione in ingegneria meccanica nel 1953, venne assunto dai
Tōkyō Yomiuri Giants con l'uniforme numero 59, divenendo il primo
giocatore di baseball professionista da Niigata. Il suo più grande
sogno era diventare un giocatore professionista e, per questo motivo,
lasciò il liceo per entrare direttamente nei Giants come lanciatore.
Nonostante le sue conquiste di successo
nella lega secondaria, venne licenziato dai Giants nel novembre 1959
e si unì agli Yokohama Taiyō Whales nel febbraio 1960. Tuttavia,
per una caduta contro la porta di vetro nel bagno del dormitorio, si
ferì al gomito sinistro prima del suo primo gioco nella nuova
squadra e si ritirò dal baseball.
Nel puroresu
Japan Pro-Wrestling Association (1960–1972)
In marzo, durante la riabilitazione in
una famosa palestra giapponese, incontrò Rikidōzan, vera icona del
puroresu, il quale, intuendo il potenziale del gigante, ne fece il
suo allievo. In aprile, iniziò ad allenarsi nel dojo di Rikidōzan
insieme ad un altro studente dal futuro radioso, Kanji Inoki. Divenne
rapidamente il pro-wrestler di punta sul ring della Japan
Pro-Wrestling Association, dominando la categoria individuale e,
assieme all'eterno rivale Inoki, quella di coppia.
I due debuttarono il 30 settembre 1960
a Tokyo dove Baba sconfisse Yonetaro Tanaka e Inoki, ribattezzatosi
"Antonio", perse contro Kintaro Ohki. Il periodo 1967-1971
viene ricordato nel wrestling giapponese per l'alleanza di Baba ed
Inoki in un tag team che prima vinse l'NWA International Tag Team
Title il 31 ottobre 1967 battendo Bill Watts & Tarzan Tyler, e
poi lo avrebbe detenuto per quattro volte in totale, record che Baba
avrebbe infranto in seguito con un altro partner di coppia, Jumbo
Tsuruta.
Nei primi anni sessanta, lottò anche
negli Stati Uniti sotto contratto con Vince J. McMahon Sr. per
affrontare Buddy Rogers e Bruno Sammartino, perdendo in entrambi i
match.
Negli anni seguenti la morte del
maestro, tra gli allievi, fu proprio lui ad accollarsi la grande
responsabilità di prendere il suo posto come nuova stella che
sapesse mantenere in auge il puroresu, orfano dell'uomo che lo aveva
reso grande.
All Japan Pro Wrestling (1972–1999)
Main Event Superstar (1972–1984)
Nell'ottobre 1972, essendo la Japan
Pro-Wrestling Association in forte declino e svariati mesi dopo la
formazione da parte di Inoki della New Japan Pro-Wrestling,
abbandonata la federazione, fonda la All Japan Pro Wrestling, di cui
è presidente, grazie all'aiuto finanziario della Nippon TV. La All
Japan strinse forti rapporti d'affari con la National Wrestling
Alliance, e merito dello spirito d'affarista di Baba, la
collaborazione si rivelò proficua e molti talenti NWA riscossero
grande successo in Giappone. La All Japan Pro Wrestling, assieme alla
New Japan Pro-Wrestling di Inoki, dominerà il panorama del puroresu
sino alla morte del suo fondatore. Al contrario della federazione di
Inoki, che si basava sullo strong style (uno stile molto shoot
e simile al vero combattimento), la All Japan Pro Wrestling divenne
famosa per lo stile particolarmente spettacolare dei suoi match.
NWA World Heavyweight Championship (1974)
Divenne il primo wrestler giapponese a
conquistare il titolo NWA World Heavyweight Championship,
sconfiggendo Jack Brisco in un 2 Out of 3 Falls Match svoltosi il 2
dicembre 1974 a Kagoshima, in Giappone. Avrebbe rivinto il titolo in
altre due occasioni, ma i suoi regni da campione furono brevi e si
limitarono al territorio giapponese. Dominò comunque la scena della
All Japan Pro Wrestling, guadagnandosi il primato come primo
giapponese a detenere quel titolo, all'epoca prestigiosissimo, sino a
che non cedette le luci della ribalta al suo pupillo Jumbo Tsuruta, e
al suo rivale Genichiro Tenryu.
Declino (1984–1993)
Nel 1984, iniziò a diradare le sue
apparizioni sul ring e a farsi da parte per lasciare spazio
all'ascesa delle nuove generazioni di wrestler, guidate da Jumbo
Tsuruta e Genichiro Tenryu. Per il resto della sua carriera, la sua
presenza sul quadrato si fece meno intensa e di minore qualità per
via dei problemi dovuti alla sua eccessiva statura. La sua popolarità
in Giappone andò ben oltre lo sport: era infatti spesso ospite di
numerosi programmi televisivi. Sotto la sua direzione, negli anni
novanta la All Japan Pro Wrestling divenne la più importante
federazione di wrestling in Giappone, sfornando nuovi talenti quali
Toshiaki Kawada, Kenta Kobashi, Akira Taue e Tsuyoshi Kikuchi. Viene
anche ricordato per essere uno dei più grandi booker di sempre;
infatti fu lui negli anni novanta a far smascherare Mitsuharu Misawa
dalla sua maschera di Tiger Mask II, e a fargli intraprendere con
Jumbo Tsuruta uno dei feud più belli di sempre, che porterà Misawa,
Kobashi e Kawada ad essere il top della federazione per tutti gli
anni novanta.
Ultimi anni e morte (1994–1999)
Nel 1994, dopo alcuni match combattuti
in coppia con André the Giant in Giappone nei primissimi anni
novanta, tornò a combattere nella World's Strongest Tag
Determination League, dove lottò insieme con il vecchio rivale Stan
Hansen per cercare di vincere il World Tag Team Championship. La
coppia arrivò in finale, ma fu sconfitta da Mitsuharu Misawa &
Kenta Kobashi.
L'ultimo match disputato, prima di
essere confinato su un letto d'ospedale, si svolse il 5 dicembre 1998
al Nippon Budokan di Tokyo, dove in coppia con Rusher Kimura e Mitsuo
Momota affrontò Masanobu Fuchi, Haruka Eigen, e Tsuyoshi Kikuchi.
Un accanito fumatore di sigari, morì
come risultato di cancro ai polmoni la mattina del 31 gennaio 1999.
Dopo la sua morte, il prodotto della All Japan Pro Wrestling divenne
molto scadente e la maggior parte delle star della federazione se ne
andarono nella Pro Wrestling NOAH, la federazione fondata da Misawa.
Vita privata
Il 16 settembre 1971, due mesi dopo la
morte della madre, si sposò alle Hawaii con Motoko Kawai, ma non
hanno avuto figli.
Shohei
Baba nella cultura di massa
Nella serie manga e anime L'Uomo
Tigre, creata da Ikki Kajiwara, Giant Baba compare come
personaggio fisso, nelle vesti di campione della federazione di
pro-wrestler di cui fa parte il protagonista. In un'occasione,
combatte in coppia con Tiger Mask, celando la sua identità dietro
la gimmick di "Giant Zebra" ("Grande Zebra").
Parte della sua vita viene
raccontata nella serie manga Giant Typhoon, dello stesso
autore.