mercoledì 4 gennaio 2012

Xiston

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Xyston (ξυστόν, "lancia o giavellotto" in Greco antico) era una lancia da cavalleria in uso nell'Antica Grecia. Arma molto lunga, 3,5-4,25 m (11-13,9 piedi), era realizzata in legno di corniolo con una punta in metallo.
Lo xiston viene sempre citato come arma degli Hetairoi (ἑταῖροι), la cavalleria d'élite del Regno di Macedonia usata come arma risolutiva dai sovrani Filippo II di Macedonia ed Alessandro Magno nelle loro battaglie più importanti. Alla morte di Alessandro, gli hetairoi iniziarono ad essere chiamati, per l'appunto, xystophoroi (ξυστοφόροι, "portatori della lancia").
Secoli dopo le fortune dell'esercito macedone, lo scrittore greco Giuseppe Flavio, nella sua opera Bellum Judaicum, usa il termine xiston per indicare il giavellotto dell'esercito romano, il pilum.

Uso
Gli studiosi non sono ancora in grado di comprendere appieno le modalità di utilizzo dello xiston. Non sappiano con certezza se, durante la carica, l'arma era portata sottobraccio o soprabraccio, né siamo in grado di comprendere appieno la sua efficacia come arma d'urto. Rispetto ad altre più famose lance da cavalleria pesante, come il contus dei Sarmati o la lancia da giostra dei cavalieri medievali, lo xiston degli hetairoi era un'arma leggera, tanto leggera da vibrare durante il galoppo.


martedì 3 gennaio 2012

Il tocco della morte indiano



Marma Shastra, l'antica forma d'arte marziale indiana che manipola i punti vitali del corpo, e può essere utilizzata sia per l'autodifesa che per la guarigione.
Il guerriero porta tutta la sua concentrazione sul bersaglio. La mente è tranquilla, lo spirito è calmo, aspetta il momento giusto. Improvvisamente, la sua mano scatta, per uccidere ... o per guarire.
La conoscenza di pratiche mediche è sempre stata una parte importante delle arti marziali. Non si può essere un guerriero senza sapere come medicare le proprie ferite. Ma nulla collega i due aspetti meglio del marma shastra dove la differenza tra la vita e la morte è solo una questione di pressione.
'Marma', questa parola la troviamo per la prima volta nell'Atharva Veda (antiche scritture indiane). Durante il periodo vedico dell'India, quest'arte marziale era praticata dai re e dai guerrieri ed era utilizzata sui campi di battaglia. Si dice che il marma sia costituito da sei elementi vitali
soma (sleshma, catarro)
marutha (vata, aria)
Teja (pitta, bile)
e tre tipi mentali: rajas, tamas e satva.
Il Marma adi è la scienza del manipolare i punti vitali. Questi punti di solito sono poco sotto alla superficie della pelle. Secondo Susruta, autore di Susruta Samhita, l'antico trattato di Ayurveda, il corpo umano contiene 107 punti marma che, una volta colpiti o massaggiati, producono una guarigione o risultati pregiudizievoli. Come la digitopressione, il marma adi funziona premendo questi punti attraverso i quali fluisce il prana (chi in cinese).
Il più alto stadio dello studio del kalarippayat , forma antica di arte marziale del Kerala, è il marma adi, oggi è una scienza quasi-estinta.
Anche in quest'epoca di siti web e riscoperta della saggezza antica, il marma adi è rimasta una tradizione avvolta nel mistero.
Secondo il marma adi, il nostro corpo è attraversato come da dei canali di irrigazione collegati ai meridiani, un sistema di interconnessione chiuso attraverso il quale scorre il prana nel corpo. Mentre nella digitopressione e nello shiatsu, si segue la teoria dei 14 meridiani (con 361 punti marma o tsubo), nel marma Shastra si ritiene che vi siano 26 meridiani in tutto.
Di questi, 12 si trovano a coppie sui lati sinistro e destro.
I punti Marma, dovrebbero essere situati su questi meridiani, sono divisi sulla base dello studio dei cinque elementi;
sadya pranahara (fuoco )
kalanthara pranahara (acqua)
vishalaya ghunam (aria)
vaikalyakara (terra)
rujakara (spazio).
Mentre sei delle 12 paia di meridiani hanno polarità negativa (Shakti, yin, ida), sei sono di polarità positiva (Shiva, yang, pingala). I meridiani negativi cominciano dalle dita dei piedi o dalla metà del corpo per andare verso l'alto fino alla testa. I meridiani positivi iniziano dal capo e scendono. L'intensità del flusso di prana varia a seconda del momento della giornata, raggiungendo un picco e diminuendo in un ciclo di 12 ore. Un punto marma è più vulnerabile quando il prana fluisce attraverso di esso.
Il prana esce dai polmoni all'alba 01:00-3:00 e ritorna dopo avere attraversato le 13 coppie di canali nelle 24 ore. Quando il flusso del prana è disturbato, l'organo corrispondente è interessato.
Uno studio della posizione esatta del prana è imperativo nel marma adi per essere efficace, perché funziona solo se il colpo è proprio sul punto di maggiore flusso. Il colpo deve essere verticale. Questa eccessiva sollecitazione causata un colpo preciso e gli anni di pratica che richiede l'apprendimento di quest'arte ha ostacolato la diffusione di questa forma d'arte marziale.
Due tipi di armi possono essere utilizzate nella pratica del marma adi: naturali e artificiali.
Le armi naturali includono la mano e i colpi vari con le dita. Altrimenti è possibile utilizzare un bastone, le chiavi di casa, un cucchiaio, o anche un angolo del libro Guerra e Pace per colpire un aggressore sui punti marma.

Coloro che hanno visto il film Hindustani, si saranno fatti una vaga idea di che cosa sia il marma adi, attraverso i colpi che l'eroe Kamal Haasan usa per uccidere o mutilare i suoi nemici, e che vengono poi utilizzati da un maestro di marma adi del Kerala per curare una delle vittime.
Il Marma adi, a differenza di altre forme di arti marziali, non si può imparare in una scuola.
La tecnica, viene tramandata da una generazione all'altra all'interno di una famiglia, viene insegnata solo agli studenti più dotati. E' possibile ancora trovare dei maestri di marma adi tra alcuni gurukkals (insegnanti) di kalarippayat nel Kerala.
Ciò che rende il marma adi ancora più difficile da praticare, soprattutto come forma di difesa, è l'inaccessibilità di molti punti. Non si possono di certo tirare via gli abiti di un aggressore durante la lotta per colpirlo. O tracciare il punto esatto lungo la schiena.
Come tecnica di guarigione, comunque, il marma adi è molto efficace. E dal momento che, in sostanza, è la sua funzione, il marma adi è stato e continua ad essere, una delle tradizioni più venerate dagli indiani come sistema di guarigione.
"L'efficacia del marma adi come sistema di guarigione rasenta quasi il 100 per cento ", dice Sunil Kumar, figlio e discepolo di K. Narayanan Gurukkal, un maestro di marma adi nello stato meridionale indiano del Kerala. "Ci vogliono sei settimane per sanare una frattura attraverso il marma adi. Le paralisi possono essere trattate in tre mesi. Altri disturbi quali spondilosi, disturbi nervosi, problemi di sciatica o reumatici possono essere trattati con il marma adi". E' tuttavia importante studiare prima il paziente, scoprire se si tratta di un vata (aria), pitta (bile) o kapha (muco). "Il tipo Vata risponde meglio al marma adi", dice Sudhakaran, uno studente di marma. "I tipi Kapha e Pitta richiedono anche l'assunzione di farmaci oltre alla stimolazione dei marma".
Attualmente, i trattamenti a base di marma adi sono disponibili solo in Kerala.
Il sistema per essere appreso richiede dagli 8 ai 10 anni ed è utilizzato per tre scopi fondamentali: il guarire, il massaggio e aumentare la flessibilità del corpo.
Uno studente può iniziare a guarire in modo indipendente dopo aver completato il suo corso o lavorare come apprendista con il suo guru per due o tre anni. Anche se questa antica arte sta gradualmente trovando la sua strada nella corrente principale della vita, ha conservato la sua esclusività attraverso una forte tradizione guru-discepolo. Sunil Kumar dice: "La prima cosa che ci insegnano è quello di rispettare i nostri anziani, il nostro guru. Il Marma adi non è solo una tecnica ma un modo di vita ".