L'unico posto in
cui ancora c'è chi spaccia per certezze assolute
le proprie
fantasie nel combattimento con i coltelli è nelle palestre
di arti marziali.
Non esiste nulla del genere nel moderno
mondo civilizzato.
In termini legali si può tentare di
uccidere qualcuno,
aggredendolo
con un'arma impropria, e questa aggressione può
sfociare in un
omicidio. Per
uno streetfighter
si
tratta di assassinio, non di un "combattimento".
Per il criminale
il coltello non è altro che uno strumento
per perpetrare un misfatto.
Tutti gli altri
la considerano alla stregua dell'aberrante stupidità di
un macho.
In giro sulle
riviste, ma soprattutto nelle palestre, si possono trovare
molti cosiddetti "esperti" che affermano con una
risolutezza preoccupante di essere in grado di insegnare il
combattimento con i coltelli o l'estrema difesa contro un assalitore
munito di coltello. Il problema è che molti di questi individui
stanno semplicemente insegnando le arti marziali per come gli sono
state insegnate, di solito da un insegnante esperto in stili
filippini. Sia ben chiaro che nutro un sacro rispetto verso tutte
quelle arti marziali che hanno dimostrato la loro validità e di
conseguenza hanno superato la prova del tempo, la verità è che noi
viviamo dove ci troviamo fisicamente.
Molto probabilmente, chi legge questo
blog non vive in una "cultura" dove regna sovrano il
coltello. Ciò significa che qualunque addestramento si voglia
iniziare con i coltelli si deve:
A) Lavorare per rimanere vivo,
studiando il modo in cui si può essere attaccati con un coltello
nella propria patria
e
B) Se funziona, cercare di non
finire in prigione per omicidio
Il punto B diventa realmente
importante, e di conseguenza un problema solo se si sopravvive ad A.
Sfortunatamente, sulla base di mie esperienze personali dirette su
ciò che ho visto insegnare con i miei occhi, ho potuto sincerarmi
mentre lavoravo con gli studenti di questi sedicenti "esperti di
coltello", autoproclamatisi, che acquisire i principi basici del
punto A sarà molto più difficile di quanto non pensino.
Sinteticamente, la maggior parte degli assalti portati con un
coltello non sono altro che tentativi di omicidio ... il modo in cui
questi si verificano è significativamente diverso da come un
avversario "combatte con il coltello". Qui esprimo le mie
opinioni su molti istruttori di combattimento con icoltelli, ciò che
il quale questo blog è nato è per aiutarvi ad evitare alcune delle
situazioni più comuni di ciò che viene insegnato male là fuori.
Ricordatevi sempre ... è la vostra vita in pericolo, quindi non
lasciate che *nessuno* vi dica che non avete il diritto di informarvi
su queste cose o pensare alla vostra incolumità personale.
Avrai il
tempo necessario per estrarre la tua arma? Sono stato
aggredito con i coltelli un numero imprecisato di volte, e in tutte
queste occasioni solo una volta sono riuscito ad estrarre il mio
coltello. Portavo un coltello da guaina, e avevo praticato fino allo
sfinimento il gesto di estrarlo velocemente. Potrei, in una crisi,
impugnare ed estrarre un coltello in poco più di un secondo. La mia
non è vanagloria, lo dimostro in molti dei miei stage. Eppure,
nonostante questa incredibile velocità, ogni volta che sono stato
attaccato non ho avuto il tempo materiale di estrarre il mio
coltello, eccetto per quell'unica volta in cui ho fatto un balzo
all'indietro per guadagnarmi lo spazio.
Questo perché quando capivo che era
un'aggressione con coltello, ormai era già troppo tardi ero
coinvolto, ed ero già stato attaccato.
La maggior parte delle "aggressioni" con coltello si
basano sul presupposto che il tuo avversario sia riuscito in qualche
modo a rimediare una lama nella sua mano. Abbastanza onestamente, se
si è attaccati da un incompetente totale o qualcuno che brandisce il
coltello per farci indietreggiare, allora forse c'è una possibilità
che si possa avere il tempo di estrarre il proprio coltello.
Se vieni coinvolto in uno scontro con
chiunque abbia realmente esperienza, difficilmente sarai in grado di
estrarre la tua lama quando sarai attaccato. Questa persona, non ti
concederà tempo. Non mostrerà la sua arma prima dell'attacco.
Eppure questo è esattamente quello che ti aspetti da lui, perchè
così ti è stato insegnato, così da poter estrarre il tuo coltello
e sconfiggerlo.
Sarà un
coltello da "combattimento"? Spesso mi trovo a
discutere della moda del "combattimento con i coltelli" che
confonde e diverte allo stesso tempo i veterani del tema. Riassumo il
problema con quello che viene promosso come apprendistato al coltello
come se si "Stesse insegnando la pratica del duello". Con
ciò intendo dire che viene insegnato a stare lì in punta di piedi,
con le stesse armi e cercare di uccidersi a vicenda come signori
civilizzati.
Non voglio essere il solito portatore
di cattive notizie, ma la ragione per cui un'aggressore (di solito)
usa un'arma contro un altro essere umano è per ampliare il numero di
possibilità a proprio favore. Le persone non usano le armi per
combattere, usano le armi per vincere. L'ultima cosa in assoluto
che un qualsiasi attaccante vuole fare è combattere contro il suo
avversario ad armi pari.
Se stava cercando un combattimento, non
ti avrebbe attaccato con un'arma in primo luogo. E se sa che se
armato con un coltello, ti attaccherà con un'arma più grande e
migliore per impedirti di vincere.
Personalmente uno dei pochi gruppi che
rispetto davvero sono i Dog Brothers, i quali in allenamento
sperimentano degli scontri con armi non corrispondenti. *Quella*
è una realtà.
Se il primo tira fuori un coltello il
suo avversario prenderà un bastone. Tiri fuori una mazza e l'altro
una pistola. Non si viene coinvolti in inutili combattimenti, si usa
un'arma superiore per disabilitare il proprio avversario. E lo si fa
prima che quest'ultimo lo faccia a te.
Per quanto riguarda il tuo attaccante,
il suo non è un combattimento, è un assassinio. Non sarà sua
intenzione fermarsi davanti all'aggredito e tirare fuori il coltello.
Sfortunatamente, questa è esattamente una delle fantasie che molti
cosiddetti istruttori di coltelli da combattimento promuovono.
L'ultima cosa che vorrai fare è provare a "combattere".
Un altro motivo per cui ci si deve
scacciare dalla testa l'idea di partecipare ad un "combattimento
con i coltelli", è che in molti stati c'è questa attitudine
secondo cui "i litigi consensuali" possono essere risolti
meglio portando entrambi i cretini che vi hanno partecipato in
carcere. È vero, hai il diritto di difenderti dagli attacchi, ma se
decidi di combattere contro qualcuno, non è più autodifesa, e se
usi un'arma letale su qualcuno in una "lotta con il coltello"
che avresti potuto benissimo evitare, avrai una serie di problemi da
affrontare dopo.
"Ma
cosa succede quando sono messo alle strette?" Il buon
senso ci dice che il combattimento con i coltelli è pericoloso.
Eppure, siamo come un cane che circonda la tana di un orso - dove una
parte, la sua più intelligente sa che non è il caso di svegliare
l'orso addormentato, ma un'altra parte ancora più oscura e istintiva
lo spinge - molte persone che si allenano nella lotta con i coltelli
hanno gli stessi conflitti interiori. Uno dei maggiori problemi che
spingono queste persone è che hanno quello che serve? " .
A differenza dei cani, tuttavia, gli
esseri umani hanno la capacità di autoingannarsi e di
razionalizzare. E uno dei modi che usiamo noi umani per imbrogliarci
e fantasticare su situazioni in cui ci diamo il permesso per giungere
fino agli estremi". Queste persone si oppongono fortemente
all'idea che il combattimento con i coltelli sia un brutto posto dove
andare. È letteralmente come se stessero cercando una scusa.
Uno degli indicatori più forti di
questa mentalità da videogioco fantasy è la reazione che si ha
quando viene detto loro di fuggire, invece di combattere con un
coltello, letteralmente le parole successive che usciranno dalla loro
bocca saranno; "Ma cosa succede se sono messo alle strette e non
posso allontanarmi?" Ci sono molte scuse, tutte simili che si
possono usare e iniziano tutte con la parola ma: "ma cosa
succede se sono con persone anziane o bambini e non posso correre?",
"Ma cosa succede se sono fuori forma (o infermo?) e non posso
correre?"
In tutti i casi che si possono prendere
in esame, delle milioni di possibili opzioni a disposizione, sembrano
concentrarsi sempre su quella che richieda loro di impegnarsi in una
lotta con il coltello.
La verità è che nella realtà è
incredibilmente difficile riuscire a "mettere in un angolo"
qualcuno che è determinato a scappare. Se chiedi ad un qualsiasi
esperto, se preferisce affrontare, una persona che vuole combattere o
qualcuno che ti scavalca per scappare, ti diranno il primo.
Sanno bene che quest'ultimo ti farà
più male e sarà più difficile da sconfiggere. Questo perché
quella persona è pienamente impegnata in una linea d'azione. Mentre
una persona che si è lasciata "coinvolgere" si troverà a
gestire un conflitto interiore e quindi incapace di esprimersi al suo
meglio in combattimento. E questo è esattamente ciò che ci vuole
per sopravvivere in una situazione di ptenzialmente a nostro
svantaggio in cui si è stati coinvolti.
Questo è il vero pericolo di non
essere stati adeguatamente preparati mentalmente. Perché una parte
della nostra mente si chiederà se abbiamo ciò che serve e "possiamo
farlo", ci si può inconsciamente ingannare nel non prendere le
opportune precauzioni e ignorare i segnali di pericolo. Il nostro
orgoglio e il nostro ego accetteranno ciò che stiamo facendo fino a
quando non sarà troppo tardi. Una volta coinvolti, tuttavia, tutta
la nostra vita - se sopravviveremo aalla situazione - verrà
completamente distrutta.
Quindi non fantasticate troppo sul
trovarvi in una situazione in cui si è costretti ad usare le proprie
abilità nel combattimento con i coltelli, perché si può finire per
auto ingannarci e trovandoci in una situazione estrema accecare noi
stessi non vedendo possibili vie di fuga.
Verrai attaccato in un certo modo!
Durante gli stage che organizzo sul combattimento con i coltelli,
faccio sempre una dimostrazione. Cerco il praticante più
qualificato, meglio ancora se proveniente dalle arti marziali
filippine e gli chiedo di farmi da sparring partner e di subire un
mio attacco e di reagire come meglio crede. Quindi procedo con un
attacco ben bilanciato, veloce e cauto. Questo è un attacco da
manuale anche se veloce e solitamente tendono a bloccarlo. Poi chiedo
di bloccare un'altro attacco - mirando sempre allo stesso obiettivo –
solo che questa volta mi comporto come un carcerato nel cortile di
una prigione. Fino ad oggi avrei potenzialmente potuto sventrare
tutti i miei sparring partner.
La ragione? Sono attacchi di coltello
completamente diversi.
I veri omicidi da coltello si
verificano con maggior frequenza nelle prigioni di massima sicurezza.
Non sono attacchi sofisticati, ma sono modi molto comuni per
attaccare qualcuno con un coltello.
Le arti marziali insegnate in palestra
si basano su un presupposto di base, che combatterete sempre contro
un avversario munito di coltello addestrato. Il problema alla base di
questa errata ipotesi è che non tutti attaccheranno nel modo in cui
qualcuno addestrato nelle arti marziali classiche vi attaccherà.
Questo è un problema non da poco perché le lezioni in palestra sono
progettate per funzionare contro il modo in cui le persone che si
stanno addestrando vi attaccheranno. Contro questi tipi di attacchi,
ciò che avete appreso funziona alla grande.
La linea di fondo è, nella cultura
occidentale, quando qualcuno ti attacca con un coltello vuol dire che
sta tentando di ucciderti. Non indietreggeranno con cautela nel
timore della tua arma e della tue abilità nel combattimento. Invece
solitamente tenteranno di sopraffarti e di ucciderti rapidamente con
qualsiasi mezzo necessario e a loro disposizione. Un tale attacco è
totalmente diverso dagli attacchi telegrafati e liquidi delle arti
marziali praticate in palestra.
So che coloro che includono nei loro
corsi un settore di addestramento specifico alla lotta con i coltelli
e altri che non sanno neanche dell'esistenza di altri sistemi avranno
da ridire, ma: solo perché si sa come gestire un sistema, non
significa che si sappia come gestire anche gli altri. Ciascuno a suo
modo è diverso, e ciascuno è egualmente letale. E le differenze
POSSONO ucciderti.
E
rimarrà passivamente lì mentre ti difendi e lo tagli! Proprio
come nelle riviste e nelle esercitazioni di allenamento.
Ciò che pochi sanno è che una difesa
selvaggia, agitando in mano un coltello, è altrettanto pericolosa e
dannosa di una tecnica acquisita e applicata in modo intenzionale. In
realtà, il primo caso è spesso più pericoloso a causa della sua
natura imprevedibile. Se stai davvero combattendo con qualcuno, i
suoi movimenti difensivi possono ferirvi gravemente, specialmente se
si sta agitando cercando di fermare il nostro prossimo attacco.
I combattimenti non sono mai statici ... bisogna tenere sempre
presente la capacità del nostro avversario di muoversi come la sua
capacità di farci del male....
Disarmare il proprio avversario!
Vengono insegnate ai livelli più alti, mosse sottili e complesse
che vengono esercitate dagli studenti avanzati in modo che possano
disarmare il coltello dalle mani del proprio attaccante.
C'è solo un problema, queste mosse
hanno ben poco a che fare con la vera difesa da coltello e hanno
invece molto a che fare con il fare in modo che lo studente iscritto
continui a pagare la propria retta mensile. Tali mosse si basano su
un'attaccante in perpetuo movimento "proprio così" e
quindi ciò ci dovrebbe mettere nella posizione perfetta per eseguire
le nostre mosse.
Il fatto è che anche i maestri più
anziani dicono che queste mosse sono puramente opportunità e
possibilità. Eppure, queste mosse sono sovente enfatizzate a spese
di mosse finali di alterazione più efficaci. In breve, si allenano
come se fossero l'elemento più importante o il più alto livello
dell'arte. In verità, a meno che un attaccante non sia ubriaco o
pateticamente lento, le probabilità di afferrare con successo la
mano e fare tutte queste meravigliose leve articolari o mosse di
controllo sono molto, molto sottili. Inoltre, non sarai in grado di
controllare efficacemente un braccio dell'avversario che lotta
selvaggiamente con una sola mano. La realtà è che sarà in grado di
dimenarsi e causare comunque un certo grado di danni.
Questo, tuttavia, solleva un problema a
cui ho fatto riferimento in precedenza. Spesso vedo troppa enfasi sul
controllo del proprio avversario in modo da poter chiudere in
sicurezza. La pura realtà è che non è possibile controllare
efficacemente qualcuno a una tale distanza. Mentre ci sono cose che
puoi fare che ti danno un vantaggio momentaneo, non è reale in
nessuna realtà il controllo completo. Sfortunatamente, ho visto
troppe persone cercare di stabilire il controllo in modo che possano
controllare in piena sicurezza il proprio avversario. La mia
personale esperienza, mi insegna che non si può fare. Quello che
realmente puoi fare è creare un'apertura, entrare e poi impedirgli
di contrattaccare. Ma se provi a controllarlo finché non è "sicuro"
entrare nella sua guardia, allora farai più danni rimanendo a
distanza e cercando di creare la soluzione perfetta.
Oltre a questa realtà già spiacevole
di per sè, c'è qualcos'altro che è molto più importante.
Una volta che disarmi un avversario con
una leva o la tua lama, se continui a usare il coltello su di lui,
non è più autodifesa. Per lo meno si tratta di tentato omicidio,
probabilmente omicidio colposo.
Taglio
bio-meccanico! Il semplice fatto è che tagliare tendini,
muscoli e nervi
funziona . Una tale ferita
distruggerà/ostacolerà le abilità motorie del nostro avversario.
Non c'è neanche da iniziare una discussione sulla sua reale
efficacia.
Tuttavia, "Meglio essere giudicati
da un giudice che essere trasportati da sei", in un cliché di
ignoranza sui problemi legali, ho visto questa idea seriamente
fraintesa e bandita da coloro che ignorano le leggi, i precedenti e
le sfumature legali riguardanti l'uso di una forza letale.
Agli occhi della legge, un coltello è
un'arma mortale. Il suo uso su un altro essere umano è classificato
come forza letale. E l'unica volta che sei giustificato nell'usare la
forza letale - nella maggior parte degli stati - è quando sei "in
pericolo immediato di morte o di gravi lesioni fisiche". In
altre parole, se si è giunti al punto di dover usare un coltello su
qualcuno, è perchè questo qualcuno ha intenzione di ucciderti. Se
sei al punto in cui stai solo cercando di ferire qualcuno, non sei
abbastanza in pericolo da giustificare l'uso di un coltello.
Esiste un'esitazione naturale prima di
prendere un'altra vita umana. Tuttavia, quando questa attitudine si
manifesta nel cercare di "ferire" qualcuno per farlo
"andare via", si finisce in una zona grigia della legalità
molto pericolosa. E il fatto che si fosse anche in una situazione in
cui veniva usato un coltello renderà quella zona grigia ancora più
pericolosa. Un coltello è considerato un'arma tipica dei teppisti.
Sapere come
combattere contro il bastone significa saper combattere con i
coltelli! La gente afferma che un bastone è un'arma
media. Che ha molte somiglianze con molte altre armi.
Questo è vero. Ma poi affermano che se sai come usare un
bastone puoi usare tutte le armi. Questo non è vero.
Quello che non capiscono è che le differenze sono importanti
quanto le somiglianze.
Solo perché sei abile con un tipo di
strumento non significa automaticamente che puoi trasferire
quell'abilità su di un'altra arma. Eppure moltissime persone dicono
che sia così, anzi, insistono piuttosto enfaticamente che sia così.
Apparentemente il fascino di essere un "maestro di tutte le
armi" è più grande dell'essere abile con un semplice bastone.
La semplice verità è che le diverse
armi vanno gestite diversamente. Hanno pesi diversi, dimensioni
diverse, tempi diversi, requisiti diversi e usi diversi. Ci sono in
effetti alcune somiglianze, ma è meglio che tu non parli delle
somiglianze e inizi a guardare le differenze.
Per iniziare un bastone non ha un
vantaggio. Nella lama, il punto e il bordo sono componenti critici,
ma non necessariamente con i bastoni. Il controllo del bordo è
praticamente l'indicatore tra qualcuno che sa come usare un coltello
e un bastone e che cerca di dimostrarti che conosce il lavoro con il
coltello. Se sai cosa cercare, puoi individuare la differenza a colpo
d'occhio.
La fisica di un bastone non richiede
questa esattezza del controllo del bordo. Questo perché un bastone è
un'arma da impatto, mentre una lama è progettata per tagliare,
pugnalare e, all'occorrenza, incidere.
Se stai imparando a combattere con i
bastoni, allora accetta che stai imparando a combattere con i
bastoni, questa è una ricerca legittima. Se stai imparando il lavoro
con il coltello, allora stai imparando il lavoro con il coltello ...
mentre ci sono innegabili somiglianze è altrettanto vero che ci sono
differenze radicali. Se non ci credete, provate a lavorare con
un'ampia varietà di armi e fate esattamente le stesse mosse. Queste
differenze si manifestano specialmente quando la vostra arma incontra
la carne.
Conoscere
il kali ti rende un pugile combattente superiore! Kali,
Escrima, Arnis, tutti hanno un'aura di mistero di essere arti basate
sulle armi. Arti mortali e selvagge dei guerrieri filippini. Stupide
storie di azioni di guerriglia contro gli invasori giapponesi, duelli
mortali che hanno coinvolto i fondatori dello stile.
Ad essere onesti ciò a cui questi
maestri sono sopravvissuti è incredibile ed è più che degno di
lode. Questi vecchi signori sono sopravvissuti alla colonizzazione di
una cultura totalmente diversa dalla loro, ai mutamenti dell'ambiente
socio-economico del loro tempo e, in alcuni casi, a una guerra
mondiale e all'invasione straniera della loro patria.
Non erano guerrieri, quelle persone
sono sopravvissute. È ciò che viene dal vivere una vita dura. Loro
avevano abilità fisiche che li aiutavano, ciò che li teneva in
vita, ciò che permetteva loro di colpire velocemente, forte e
brutalmente non era la loro arte - era l'impegno a non morire. Era
quella feroce ferocia a fare tutto il necessario e farlo più
velocemente e più duramente dell'altro che li teneva in vita. Nel
lessico avevano "cuore".
La loro arte ha solo permesso loro di
farlo più velocemente.
Conoscere un'arte non ti dà quel tipo
di impegno, quel tipo di spietatezza, quel tipo di dura resistenza o
quella disponibilità a scendere in ferocia per sopravvivere. Solo
conoscere l'arte non ti rende un guerriero. Devi avere anche il
"cuore" - la volontà di attraversare l'inferno e uscire
dall'altra parte.
Il grappling con
un coltello Ero in Germania con un gruppo di artisti marziali
che insegnavano il "lavoro con coltelli da strada". Pur
dimostrando che avevo le mani vuote, uno di loro mi ha affrontato e
mi ha portato a terra (questo non è un grosso problema come quando
faccio stage non permetto "attacchi di cortesia". Insisto
che le persone mi attacchino come se fossero coinvolte in un vero
combattimento - questo di quando in quando significa che vengo
colpito o abbattuto. Era una di quelle volte). Ad ogni modo, quando
colpimmo il pavimento, mi resi conto che non potevo contestare la
forza di questo ragazzo, era un toro, pieno di muscoli e abilità.
Purtroppo per lui ero atterrato vicino a un coltello da allenamento
che ho prontamente raccolto con calma e trascinato sulla sua gola.
Ci alzammo e i suoi occhi erano grandi
come due dischi volanti perché si rese conto di quale fosse il
significato di ciò che era appena successo. Un coltello era venuto
fuori dal nulla e se fosse stato vero, sarebbe morto. La cosa
sorprendente era che c'erano solo poche altre persone che lo
facevano. Uno dei più grandi sostenitori del grappling stava lì e
disse: "Egli ti ha attaccato". A cui ho risposto, "Sì,
e gli ho tagliato la gola" "Ma lui ti ha attaccato".
Nella loro mente non ci sono differenze
nei livelli di danno. Il fatto che fossi stato portato giù contava
come se un coltello avesse attraversato la gola.
Il mito alla base del grappling è che
funziona ovunque. Il fatto che abbia avuto un tale successo
nell'anello UFC ha accecato molte persone sul fatto che ci sono molte
differenze critiche tra il combattimento a mani nude e il
combattimento con le armi. Mentre il combattimento a mani vuote
potrebbe facilmente trasformarsi in una maratona di resistenza, dove
le dimensioni, la forza, la forma fisica e la capacità di sopportare
le percosse influenzano in modo significativo l'esito di un alterco,
tutto questo non è automaticamente applicabile al lavoro sulle armi.
Ricordate cosa ho detto sul taglio
bio-meccanico e sui danni che un coltello può causare?
Cosa vi fa pensare di poter continuare
a combattere con quel tipo di danno che vi viene procurato? Non
tentare di "lottare" con un avversario provvisto di
coltello. Una volta a terra, non è garantito che si sia in grado di
controllare il suo braccio con il coltello abbastanza bene da
impedirgli di inciderci. Se si tratta di una lotta a mani nude,
spesso si può impedire al nostro avversario di essere in grado di
generare abbastanza energia per colpirci efficacemente, ma un
coltello non ha bisogno di energia, ha solo bisogno di toccarti. E se
stai tentando di controllare il braccio del tuo avversario mentre è
a terra, egli si dimenerà e ti taglierà ripetutamente finché non
riuscirai più a resistere.
Il
coltello è un'estensione della tua mano! Questa bugia viene
spesso promossa da coloro che praticano stili a mani vuote e che
insistono sul fatto che possono insegnare come difendersi da un
coltello o usarne uno. Sfortunatamente, molte persone che hanno
iniziato con tali sistemi hanno allargaato il loro bagaglio di
insegnamenti continuando a promuovere questo detto spesso
erroneamente interpretato.
Il combattimento con le mani vuote non
è lo stesso del combattimento con le armi: richiede diverse
meccaniche del corpo, diverse strategie, tempi diversi e,
soprattutto, un'enfasi sul movimento che non si trova nella maggior
parte delle arti di calci e pugni. Almeno non nel modo in cui vengono
insegnati nei paesi occidentalizzati.
Quest'enfasi sulla mano deriva in gran
parte dall'influenza sportiva delle moderne arti marziali. Tuttavia,
il problema è che alla maggior parte dei combattenti che provengono
da stili senza armi manca la comprensione di come generare forza in
uno stato mobile, cercando invece di generare forza in una posizione
stazionaria/radicata con una rotazione dei fianchi. Mentre questo
funziona per gli stili di combattimento a mani nude, non riesce a
soddisfare le esigenze di un combattimento con le armi.
Per ragioni che vanno oltre lo scopo di
questo blog, preferisco il termine più onnicomprensivo e flessibile:
il coltello è un'estensione della tua volontà.
Esiste un maestro che sappia combattere con
il coltello? Nonostante tutti gli scenari di autodifesa
fantasiosi, che i cosiddetti "esperti di coltello"
escogitano nelle loro menti e di cui parlano sempre - dove sarebbero
stati giustificati nell'usare un coltello su un altro essere umano -
la verità è che nel 99.9 % delle volte che un coltello viene usato
su un altro essere umano, questo è un atto criminale. Non per
mettere in imbarazzo qualcuno, ma tutte quelle famose sfide e
combattimenti mortali di cui si favoleggia che i vecchi maestri siano
stati impegnati erano illegali.
Ora, detto questo, sono il primo a
sottolineare che i giovani, che cercano di mettersi alla prova,
spesso si impegnano in comportamenti estremamente stupidi, pericolosi
e criminali in nome dell'orgoglio o della rabbia. Ma sapete una cosa?
Se sopravvivono, spesso finiscono in prigione.
La legge tende a disapprovare i
combattimenti, e molto meno i duelli.
"Non esiste un combattente
professionista con il coltello". Nessuno viene pagato per
combattere con i coltelli. Oltre a questo, non si sopravvive a più
scontri con i coltelli senza esserti fatto almeno un bel graffio. Ma
soprattutto, molto prima di accumulare abbastanza omicidi per essere
qualificato come "maestro combattente con i coltelli", ci
si troverebbe in prigione.
Quindi cercate a lungo e chiunque si
faccia chiamare maestro spadaccino, esperto combattente con i
coltelli o più in generale esperto di coltelli ... molto
probabilmente, ha un titolo che si è auto-imposto e che molto
probabilmente non ha alcun rapporto con la realtà. Se fosse un
maestro che ha sperimentato realmente in combattimento come afferma,
come mai non ha cicatrici e non è in prigione?
Questo non è un tipo di "lotta"
per tutti!
Se vuoi vivere, non entri in un "atteggiamento
combattivo" se sono coinvolte le armi.
Le armi ti portano fuori dall'arena del
combattimento e ti mettono direttamente nel regno del combattimento.
E se non ti senti pronto per entrarci,
sappiate che non c'è vergogna in questo. Ma non lasciate mai che il
vostro orgoglio o la vostra rabbia vi spingano, perché le regole
sono totalmente diverse, e se non le conoscete, allora sarete voi
quelli che si faranno del male.
Se vedete che qualcuno estrae un
coltello, correte. Se rimanete, non pensate nemmeno a combattere....
qualcuno si farà seriamente male se rimanete. Ora la domanda è:
sarà lui o Voi?
O entrambi?
Aspettatevi di
essere tagliati Ricordatevi quella cosa chiamata taglio
bio-meccanico? Ho detto che il problema principale è sul fronte
legale, ma, "un coltello vi farà un sacco di danni", c'è
molto da dire su questo. Ciò che mi stupisce è che alcune persone
possono parlare del danno che il loro coltello farà a un aggressore,
ma allo stesso tempo di ricorrere al vecchio cliché di "aspettarsi
di essere tagliati", come se essere tagliati fosse solo un
piccolo inconveniente.
Chi si trova davvero al centro di
questa mentalità sono coloro che provengono da un sistema di
combattimento a mani nude e che tentano di "combattere"
contro un avversario armato, nello stesso modo in cui farebbero con
un avversario disarmato.
Il fatto è che sono queste stesse
persone coloro che spesso parlano di "aspettarsi di essere
tagliati". E poi, detto questo, non prendono alcuna misura
efficace per evitare che ciò accada!
Molte di loro apparentemente intendono
dire che possono permettersi di essere tagliate a fette, senza
effettuare efficaci mosse difensive per cercare di ottenere un buon
colpo, purchè si raggiunga il nostro antagonista almeno una volta,
per loro è un tasso di cambio accettabile.
Questo è ciò che risulta dal
tentativo di estendere una "mentalità da combattimento" al
combattimento con armi. Semplicemente non funziona.
Volete sapere la nostra filosofia su
questo argomento?
Scambia un taglio per un'uccisione, ma
nient'altro.
Questa è la differenza tra
combattimento e combattimento.
Le FMA
sono i migliori sistemi di combattimento con i coltelli?
Lasciate che lo metta bene in chiaro qui. Quando si tratta di
combattere con i coltelli, sono tutti dannatamente pericolosi.
Non esiste un "metodo assoluto"
di combattimento con i coltelli. Non c'è un posto sulla terra dove
sia stato sviluppato maggiormente il combattimento con il coltello.
Non c'è una razza che detenga il monopolio per usare in
combattimento un coltello.
Quello che posso dire è essere il
primo in assoluto ad ammettere è che le FMA hanno fatto miracoli per
organizzare e spiegare le idee dietro a quello che fanno e come lo
fanno. E per questo mi toglierò sempre il cappello davanti a loro. E
saluto e rispetto l'abilità e la prodezza dei loro eskrimadors, guru
del kali e padroni di arnis. Ma io traccio sempre una linea di
demarcazione quando qualcuno cerca di elevare un gruppo e le abilità
di combattimento di quest'ultimo sopra tutti gli altri.
Non esiste un modo giusto, un modo o un
solo modo di usare un coltello ... e più se ne conoscono, più è
probabile si possa trovare un segnale di come vieni attaccato in uno
di questi metodi. Ma se hai studiato solo un sistema, le probabilità
sono che tu non riesca a trovare qualcosa che funzioni. E devo dirvi,
anche se ai praticanti occidentali piace affermare che le FMA lo
fanno, quelle arti non coprono tutti i modi in cui un coltello può
essere usato su di voi. C'è letteralmente un mondo pieno di
differenze là fuori.
L'ho detto prima e lo dirò di nuovo:
*Nessuno* ha il monopolio della verità sul combattimento con i
coltelli. L'intero argomento è troppo grande. Ognuno ha una fetta
della torta. E imparare quello che hanno da dire su di esso e come lo
fanno, da dove vengono è il modo migliore per aumentare le
possibilità di sopravvivenza.
È
facile disarmare un avversario armato! Ogni volta che sento
qualcuno dire questo, rabbrividisco.
Perché:
A) mi hanno appena detto che non hanno
mai avuto a che fare con qualcuno intento a cercare di ucciderli.
B) Le probabilità sono che sia un
bullo o peggio uno spaccone.
C) Se insegnano alla gente queste
assurdità, prima o poi qualcuno si farà uccidere.
In un senso molto reale, qualcuno che
sta lì a brandire un coltello non sta cercando di ucciderti ... sta
cercando di spaventarti. Ora ammetterò che spesso è più facile
sopraffare una persona del genere perché non è in modalità di
attacco, ma non è mai facile. Queste persone possono essere sorprese
e spesso non possono reagire in tempo. Tuttavia, qualcuno che è
sinceramente intenzionato ad attaccarti con una lama non è *mai*
facile da disarmare. E promuovere questa bugia sta letteralmente
aumentando le possibilità di far uccidere qualcuno - specialmente se
incontrano un attaccante fortemente motivato.
Il problema che ho riscontrato con i
bulli è che sono molto selettivi su chi scelgono per fare i
prepotenti.
Puoi combattere
con successo un attaccante armato! Questo intero post è
stato dedicato a smentire questa menzogna. La ragione principale per
cui è una bugia è che non puoi "combattere" un avversario
armato. Puoi sopravvivere contro uno e potresti persino riuscire a
metterlo giù prima che ti causi un danno maggiore ... ma, qualunque
cosa tu faccia, deve essere veloce, efficace e brutale. Se non lo è,
allora non lo fermerai prima che ti causi maggiori danni.
Non puoi stare lì e impegnarti in una
lunga battaglia con un avversario armato. Se provi a farlo, perderai.
Non è questione di se, ma di quando.
Detto semplicemente, ogni tocco con il
coltello causerà seri danni. Come puoi sperare di lanciare una lunga
rappresaglia contro di lui quando ogni volta che ti tocca provoca un
"taglio biomeccanico" su di te? Stai per sanguinare e
smettere di funzionare molto prima che la tua strategia diventi
realtà.
Gli
esercizi ti insegnano come combattere con i coltelli! Le
esercitazioni insegnano i principi. Insegnano idee. Sono la mappa,
non il territorio.
Sfortunatamente, molte persone
scambiano la mappa per il territorio. Una delle tendenze più
irrealistiche che insegnano le esercitazioni è che non ti insegnano
il giusto range. L'oggetto di un attacco è pugnalare/tagliare il tuo
partner. Tuttavia, spesso durante gli allenamenti vedrai le persone
che stanno indietro e che attaccano contro il bastone del loro
compagno o il loro coltello da allenamento che cade almeno a meno di
un metro dal loro compagno. Inoltre non stanno attaccando con lo
stesso livello di impegno e forza con cui si verificherà un vero
assalto di coltello. Pertanto l'allenamento, manca di diversi
componenti critici.
Puoi
usare un coltello su un altro essere umano senza ripercussioni legali
Ho visto video dei cosiddetti "maestri della lotta con i
coltelli" che in realtà mostrano un pazzo che incoraggia i suoi
studenti a tagliare qualcuno con un coltello per cercare di colpirlo.
Ho anche visto dei video in cui, dopo aver disarmato i loro
attaccanti con diversi tagli al braccio, questi sicari continuano a
tagliarli – anche se non più armati -. Sfortunatamente, questo
tipo di allenamento spesso va male quando l'attaccante tenta di
ritirarsi e lo studente continua a tagliare, anche dopo che
l'ex-attaccante gli ha voltato le spalle. Ora, questo ex attaccante è
stato tagliato molte volte dopo essere stato disarmato ed è stato in
più tagliato sulla sua schiena mentre tentava di ritirarsi ...
indovinate chi andrà in prigione per tentato omicidio?
Un coltello è considerato uno
strumento di forza letale ... Se lo usi su di un altro essere umano,
è meglio che tu sia dannatamente sicuro di ciò che fai... se no,
allora sei - agli occhi della legge e della società - il cattivo.
Prima ancora di pensare di prendere un coltello per "autodifesa",
esci e fai un corso sull'uso giudizioso della forza letale.
NON
prendere in considerazione nessun esperto di coltelli da
combattimento in materia, vai dagli avvocati e testimoni esperti
sull'uso della forza.