Se la lettura kun è usata di norma per un kanji che si presenta a sé stante o seguito da okurigana, la lettura on è più spesso utilizzata per leggere il kanji quando questo forma parole composte da due o più kanji. Questa lettura può essere quindi paragonata alle radici greco-latine delle lingue occidentali. Per esempio, il kanji 旅 vuol dire "viaggio". La pronuncia kun (kun'yomi) è tabi, mentre la lettura on, utilizzata appunto quando il kanji è accompagnato da altri ideogrammi, è ryo. Dunque un albergo giapponese, cioè un edificio 館 (yakata) dove ci si ferma quando si è in viaggio 旅 (tabi), è detto 旅館 ryokan.
Le letture on sono normalmente classificate in quattro gruppi:
- Le letture Go-on (呉音 "suono Wu") hanno origine dalla pronuncia cinese del periodo delle Dinastie del Nord e del Sud tra V e VI secolo. Poiché il kanji è lo stesso sembra probabile che Go si riferisca alla regione Wu (nelle vicinanze della moderna Shanghai), dove la lingua wu, la variante della lingua cinese che lì viene parlata, presenta delle somiglianze con la lingua giapponese moderna.
- Le letture Kan-on (漢音 "suono Han") hanno origine dalla pronuncia cinese del periodo della Dinastia Tang nel VII e IX secolo, essenzialmente dalla lingua parlata standard della capitale, Chang'an (長安 o 长安, la moderna Sian). Il carattere 漢 Kan è usato con il significato generico di Cina, non in riferimento alla Dinastia Han, sebbene il kanji sia comune.
- Le letture Tō-on (唐音 "suono Tang") hanno origine dalla pronuncia cinese durante dinastie successive, come la Dinastia Song (宋) e la Dinastia Ming (明). Includono le letture adottate tra il Periodo Heian (平安) e il Periodo Edo (江戸). A volte si parla di Tōsō-on (唐宋音).
- Le letture Kan'yō-on (慣用音
"suono idiomatico")
sono pronunce confuse o scambiate tra due kanji che però sono
entrate nell'uso comune e sono state accettate come ufficiali.
La pronuncia on più comune è la kan-on. Le letture go-on sono particolarmente comuni nella terminologia buddhista (es. gokuraku 極楽 "paradiso"), nonché per alcuni dei kanji importati in tempi più antichi, come quelli dei numeri. Le letture tō-on si incontrano in parole "più recenti", come isu 椅子 "sedia", futon 布団 e andon 行灯, un tipo di lanterna giapponese di carta.