Quando Mike Tyson era al culmine della sua carriera, negli anni '80, la sua ascesa fulminante e il suo dominio sul ring portarono molti a fare il confronto con Muhammad Ali, uno dei più grandi pugili di tutti i tempi. A quel tempo, Tyson era considerato il più temuto peso massimo, con un record imbattuto e una serie di vittorie devastanti, alimentando il dibattito su chi fosse il più grande di tutti i tempi. Molti esperti, consideravano Tyson come uno dei migliori, se non il migliore in quel momento, ma non necessariamente superiore ad Ali, almeno non nel contesto storico.
Le ragioni per cui Ali era ancora visto come il numero uno sono molteplici: la sua longevità, la qualità dell'opposizione che ha affrontato, e le sue vittorie iconiche, come quelle contro George Foreman e Joe Frazier. Ali aveva anche una carriera più lunga e un impatto maggiore sulla boxe e sulla società, mentre Tyson, pur avendo una forza incredibile e un talento fuori dal comune, aveva ancora molto da dimostrare in termini di resistenza mentale e capacità di affrontare sfide di lunga durata.
Nonostante questo, l'idea che Tyson fosse sulla buona strada per diventare il più grande di tutti i tempi non era infondata. Come sottolineato dal suo ex allenatore Kevin Rooney, Tyson aveva tutte le qualità per diventare un campione imbattuto, con una carriera potenzialmente leggendaria, ma, come sappiamo, la sua carriera ha preso una direzione diversa, segnata da problemi fuori dal ring che ne hanno minato il percorso.
La differenza tra Tyson e Ali sta anche nel modo in cui ottenevano le loro vittorie. Tyson era incredibilmente dominante, con una potenza devastante che lo rendeva quasi inarrestabile nei primi round, mentre Ali si distingueva per la sua tecnica, intelligenza tattica, e la capacità di adattarsi a ogni tipo di avversario. La sua abilità nel "ballare" sul ring e nel resistere a lungo, come mostrato nei suoi combattimenti contro avversari come Foreman, era unica.
In effetti, Tyson con la sua aura intimidatoria e la marcia trionfante verso il titolo, spesso paragonata a quella di Sonny Liston, creò una paura reale nei suoi avversari, ma la sua carriera, pur straordinaria, è stata più breve e meno variegata rispetto a quella di Ali. La grandezza di Tyson, quindi, è stata più concentrata nell'immediato, mentre quella di Ali si è sviluppata su una lunga carriera che ha attraversato molteplici generazioni di pugili e situazioni.
La domanda "Cosa sarebbe successo se Tyson fosse rimasto sulla retta via?" è inevitabile, e resta una delle grandi speculazioni nella storia della boxe. Tuttavia, in termini di carriera globale, impatto storico e resistenza, Ali rimane un passo avanti.