Un mito afferma che
Bodhidharma, durante la
visita al Tempio Shaolin, insegnò ai monaci una serie di esercizi.
Sia che questa storia sia vera o meno, basata sugli insegnamenti
buddisti, osservando e imitando le forme e le espressioni delle
statue di Arhat nel tempio, la meditazione e la pratica, quegli
antichi esercizi si sono successivamente evoluti in una forma di
combattimento chiamata "18 mani di Luohan"
(han十八
手; luohan shi ba shou),
che è il più antico stile documentato e sistematizzato di Shaolin
Kung Fu.
Secondo il testo storico ufficiale
del tempio Shaolin, "Shaolin Kung fu Manual" (少林
拳 谱;
shao lin quan
pu), nella dinastia Sui (581-618 dC) i monaci Shaolin
avevano una serie selezionata di 18 movimenti semplici; fino alla
dinastia Tang (618-907 dC) l'insieme si era sviluppato in 18
posizioni marziali, che erano combinate in una forma (套路;
tao lu);
il numero delle posture salì a 36 fino alla prima dinastia Song (960
dC); e nella dinastia Jin - Yuan (1115-1368 dC) si sviluppò in 173
movimenti; infine, nella dinastia Ming il sistema delle 18 mani di
Luohan fu completato in 18 forme, ciascuna delle quali aveva 18
posizioni, per un totale di 324 posizioni. In
Shaolin, questo stile è chiamato "le 18 mani innate di Luohan"
(先天 罗汉 十八
手; xian
tian luo han shi ba shou), perché era lo stile con cui è
nato il kung fu Shaolin. Il monaco Shi Deqian, nei suoi sforzi per
documentare le arti marziali Shaolin, raccolse 8 forme delle 18 mani
di Luohan nella sua "Enciclopedia delle arti marziali Shaolin".
Di queste forme, la maggior parte
dei lignaggi dei monaci Shaolin hanno conservato per lo più una sola
forma, principalmente la prima,
o l'ottava.
I movimenti delle 18 mani di Shaolin Luohan sono
semplici e diretti. I metodi vengono eseguiti principalmente dai
palmi delle mani. Pugni, mani uncinate e altri gesti e calci delle
mani sono meno usati. Le 18 mani di Luohan sono considerate le forme
elementari del kung fu Shaolin.
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