In molte federazioni di arti marziali,
le tecniche più avanzate sono spesso circondate da un alone di
mistero misto ad un certo esoterismo e avvolte nel segreto.
Alle origini di queste tradizioni
possiamo trovare spesso un contesto storico ben preciso e comune a
molte discipline sviluppatesi in epoche e terre distanti fra loro.
Poiché si è sempre tramandato le tecniche e le filosofie reali, fu
presto chiaro a tutti che era più facile difendersi dalle tecniche
che si conoscevano piuttosto che da qualcosa di completamente nuovo e
sconosciuto. Quindi le migliori possibilità di sopravvivenza
derivavano dall'avere una conoscenza maggiore rispetto al proprio
avversario (da questo deriva la continua ricerca). Questi fatti,
uniti alle vicissitudini storiche (ad es. insegnare le proprie
tecniche ad una persona che un giorno sarebbe potuta diventare il tuo
avversario) resero il segreto delle proprie conoscenze marziali un
punto di importanza vitale.
Tutto questo oggi accade raramente
nell’era dell’informazione.
Oggi le persone possono accedere con
pochi click ad un livello superiore di conoscenza delle arti marziali
(si noti bene che non mi riferisco alle abilità fisiche delle arti
marziali) rispetto a quanto ne potevano avere fino a 30 anni fa. Oggi
è possibile trovare tutte le informazioni che si vuole se ci si
sforza di cercarle. Allora perché questo velo di segretezza che
riguarda ancora oggi la conoscenza marziale a livelli più alti e
avanzati, esiste ancora?
Alcuni istruttori si giustificano con
temi che riguardano la moralità, dicono che, trattandosi di tecniche
pericolose, il loro insegnamento dovrebbe essere limitato solo a chi
ha la capacità di possederle. Ma siamo onesti! Se il tuo avversario
è di gran lunga superiore a te, un potente fucile è più efficace
di 30 anni di esperienza nelle arti marziali.
Altri istruttori si nascondono dietro
delle tradizioni che scimmiottano per giustificare la spiegazione;
"Perché abbiamo sempre fatto così", il che implica anche:
nessuna conoscenza delle origini e
delle tradizioni di ciò che insegnano,
una mente chiusa, un approccio statico
verso ogni nuovo argomento,
un’accondiscendente attitudine verso
tutti quelli a cui si rivolgono (non sei degno di una spiegazione).
Nel mondo ci sono molte tradizioni e
percorsi associati alle arti marziali.
Ciò che gli artisti contemporanei
delle arti marziali devono capire è che ci sono due categorie
generali per queste tradizioni:
quelle che mirano al raggiungimento di
una vera abilità marziale, e quelle che esistono per scopi sociali.
Nel primo caso si ha la trasmissione
delle vere tecniche e dei metodi d’allenamento, metodi e tecniche
sperimentati e approvati sul campo. In questo senso un
tradizionalista è attivamente interessato a preservare e perpetuare
l’arte (valutando e cercando l’abilità marziale), ad accrescerla
e ad essere una parte di essa. Allo stesso tempo è importante ciò
che non vediamo subito: ovvero una cieca adesione alla tradizione per
amore della tradizione. Questo ci porta al secondo caso.
Nel secondo caso troviamo delle
tradizioni radicate in una cultura che mira a stratificare un ordine
gerarchico sociale; alcuni elementi di questo passato rimarranno
sempre perché sono saldamente aggrappati alla struttura di quelle
culture da cui hanno avuto origine molte arti marziali.
Troviamo questi elementi durante
lezioni eseguendo dei rituali; non è una cosa del tutto negativa,
semplicemente occorre capire la differenza. Vediamo cosa vuol dire in
termini pratici.
Capire questa differenza ci aiuta a
capire il tipo di persona che studia solo uno stile di arte marziale,
lo abbraccia come fosse l’unica vera via, diventa maestro di quello
stile e chiama questo libertà di apprendimento. Molti (purtroppo) si
comportano ancora così. Quest’attitudine porta alla sconfitta.
In contrasto a questa c’è la persona
che capisce che non esiste un sistema perfetto e completamente fine a
sé stesso, né una cultura o un periodo storico che possono fornire
tutte le risposte al praticante. Il suo sguardo mira al futuro perchè
comprende che l’arte marziale è un’entità dinamica, che
vive/respira, capace di crescere e cambiare, adattabile e flessibile.
Quando capisci che il vero valore delle arti marziali sta nella
filosofia della "mente aperta", non nella specificità
delle tecniche, capisci anche perché "la forma è l’arte, ma
l’arte non è la forma". Si torna alla realtà del segreto.
Oggi le ragioni della segretezza possono essere legate alla ricerca
del potere personale.
Significa esaltazione dell’io, denaro
o entrambi.
AVANZATO VERSUS SEGRETO
Ciò significa che tutto è possibile
per chiunque abbia attraversato la porta?
Puoi andare direttamente alla lezione
n°427?
No, e questa è la ragione. C’è
bisogno di una distinzione tra avanzato e segreto.
Le tecniche avanzate richiedono un
equilibrio eccezionale, coordinazione, sincronizzazione, precisione e
potere, qualità a cui si arriva dopo anni di esperienza. Se non
possiedi questi attributi non puoi usare queste tecniche o finirai
per far male a te stesso o al tuo partner. Un Maestro che insegna
queste tecniche o chi non possiede gli attributi giusti è
un'insegnante irresponsabile.
COMPARTECIPI VERSUS AVIDI
Ci sono due tipi di persone al mondo:
coloro che condividono la conoscenza e coloro che la tengono per sé.
La segretezza è la ragione per cui alcune tecniche e metodi non sono
stati tramandati e si sono estinti.
Chi pensi possa esserne il
responsabile?
I veri maestri vengono ricordati per
ciò che hanno insegnato, e non per ciò che hanno tenuto nascosto.
Se si parla con delle persone che hanno passato tutta la loro vita
praticando le arti marziali ci si accorge che il loro obiettivo è
condividere, perseverare, tramandare la loro conoscenza alle
generazioni future. Intere generazioni di uomini hanno trascorso la
loro vita studiando, imparando, insegnando per regalarci tutto.
Intendevano forse circoscrivere l’arte a un gruppo selezionato di
persone? La nostra risposta è no!
Se sei un praticante serio, lavori duro
e hai un onesto desiderio di imparare, allora stai facendo la cosa
giusta per te; ricorda che ogni istruttore responsabile vuole essere
convinto del fatto che tu sarai responsabile nella tua pratica.
Quindi, se accetti la definizione di tecniche avanzate e rifiuti le
persone che tengono tutto per sé e per i loro scopi vuol dire che la
verità sta solo in quello che vedi? Le arti marziali sono forse solo
un elenco di trucchi? No!
Le qualità che aiutano a definire
l’esperienza come arte sono i veri "segreti" delle arti
marziali.
I VERI SEGRETI
I veri segreti sono sotto ai tuoi
occhi, semplicemente devi imparare a riconoscerli.
Ciò che segue sono esempi molto
importanti per lo studio delle arti marziali; non ci sono tutti i
segreti, ma se capisci questi riuscirai a capire gli altri da solo.
Il termine cinese Kung Fu è
significativo ed è ancora molto apprezzato in tutto il mondo.
Jwing-Ming ne da una definizione
succinta ed efficace nel suo libro Shaolin Chin Na; Kung Fu nella
lingua cinese significa energia (kung) e tempo (fu). Insieme le due
parole indicano una potente impresa.
Per insegnare e apprendere ogni abilità
occorre pazienza, energia e tempo. Questo termine può essere
applicato a qualsiasi abilità anche a quelle non marziali, come la
musica e l’arte.
Quando una persona è padrona delle
proprie abilità si può dire che ha raggiunto il suo Kung Fu.
Il termine fu associato allo studio
delle arti marziali perché il riuscire a padroneggiare un qualsiasi
stile marziale richiedeva, e richiede ancora oggi, anni di pratica e
dedizione.
Tempo e sforzo sono la chiave per
qualsiasi impresa marziale, essi riflettono e insegnano tutte le
attività di vita; ciò che butti dentro è ciò che butterai fuori.
È il motto molto apprezzato in tutta la sua ampiezza e profondità.
Quando inizi a praticare le arti
marziali tempo e sforzo significano andare a lezione e lavorare
fisicamente. Molte persone non approfondiscono questo aspetto. Coloro
che lo fanno realizzano che gli artisti delle arti marziali, a pari
qualità e dopo una certa esperienza, hanno qualcosa in comune:
l’abilità di far pratica su sé stessi. Lo sforzo allora equivale
alla disciplina e il tempo alle priorità.
E’ raggiunto questo livello che
affini la tecnica e inizi il vero lavoro su te stesso. A questo punto
scopri tecniche come quella che i cinesi chiamano "tecnica dei
20 anni", così chiamata perché è il periodo di tempo
necessario per apprenderle, e abbracci queste tecniche con la
determinazione di portarle avanti fino al completamento. Capisci che
la parola sforzo include prendere l’iniziativa e fare più di
quello che ti viene richiesto.
Trascorsi i 20 anni ti guardi attorno e
capisci che le arti marziali sono diventate parte di tutto ciò che
fai nella tua vita; il lavoro, il gioco, le relazioni, vengono tutti
influenzati dalle abilità che hai imparato. Ti accorgi inoltre che
il numero di persone che avevano iniziato con te diminuisce
continuamente, vittime del tempo e dello sforzo.
Diventi conscio di un altro nemico del
tempo e dello sforzo: l’arroganza. Non appena senti la sensazione
di essere arrivato, sei un maestro e sai tutto, il tempo e lo sforzo
nel tuo sviluppo personale iniziano a scomparire. Se superi con
successo quest’ostacolo, inizierai a guardare gli altri non con
arroganza, ma saprai apprezzarli; così farai parte della schiera di
coloro che veramente possiedono il Kung Fu.
Un altro segreto è l’abilità di
identificare e perseguire la qualità nelle arti marziali. La prima
parte, l’identificazione, si basa sui valori e sugli obiettivi che
definiscono la qualità; quest’area è soggettiva e relativa. In
genere le parole mente, corpo e spirito, qualitativamente indicano
che un sistema, un approccio, una tecnica, offrono abilità (pratica
concreta, risultati marziali) e sviluppo mentale/spirituale, basato
sulla conoscenza e sull’esperienza; l’acquisisci meglio con
l’età.
Tutto questo ci porta ad approcci
opposti che sono il combattimento inefficace, che produce risultati
inutili con conseguenze a lungo termine, che è basato sulla
giovinezza, velocità e forza.
Dopo aver capito qual'è l’abilità
che fa per te, come devi perseguirla?
Cerca il praticante più esperto e
studia tantissimo.
Non è semplice come sembra, ecco il
prossimo segreto.
Ogni studente anziano ha un circolo
interno di studenti che ricevono lezioni personalizzate, tutti gli
altri ricevono una versione commerciale. Come fai ad inserirti?
Ricorda il ruolo n°1, ogni cosa è un test. La prima cosa necessaria
è il tempo e lo sforzo (sorpresa). La seconda è l’attitudine.
Quando un uomo con 60 anni di
esperienza fa la dimostrazione di una tecnica elementare, tu:
A) guardi attentamente, osservi come se
vedessi quella tecnica per la prima volta (anche se l’hai fatta
10000 volte) e cerchi di eseguirla come è stata dimostrata, oppure
B) dai un’occhiata annoiata, dici "lo so" mentre aspetti
ansiosamente di mostrare come lo fai.
Si, si vedono persone comportarsi così,
poi l’anziano uomo dice "hai capito perché insegno a te e a
lui no? Perché lui si vanta da solo come fosse un mio coetaneo. Se
sapesse quanto so io non avrebbe avuto bisogno di me per insegnargli
qualcosa". Andiamo avanti.
Che commento ti aspetteresti
dall’anziano uomo?
A) l’hai fatto benissimo, sembravi il
fondatore quando ha inventato la tecnica; oppure B) ti muovi come un
blocco di ghiaccio da 90 kg, rilassati e prova questo. Ecco un
indizio: quando un anziano inizia a prenderti in giro, puoi anche
allontanarti se veramente vuoi imparare qualcosa. Prendere in giro
significa che non ti sta prendendo sul serio, probabilmente sarà più
serio quando aprirai il tuo portafoglio. Per critica costruttiva
s’intende aiutare qualcuno ad imparare qualcosa.
L’ultimo grande segreto che voglio
condividere con te è stato già citato (loro sono nel giusto di
fronte a te). Il carattere Ju nello Jujitsu è spesso tradotto con la
parola gentile, ma questo ci trae in inganno. Una più ampia
interpretazione del Kanji esprime le idee di flessibilità,
duttilità, adattabilità, docilità, cambiamento. Il problema che si
presenta maggiormente è che molte persone considerano questi
concetti in senso fisico, rimanendo imprigionati nella loro rigida
struttura concettuale e mentale. Il vero segreto è mantenere una
mente aperta e abbracciare questi concetti intellettualmente e
spiritualmente ad ogni livello di abilità. Se farai questo
continuerai ad imparare e a capire. Ricorda però che potrai
raggiungere la padronanza tecnica (la forma), ma mai potrai essere
padrone dell’arte.