mercoledì 21 luglio 2021

È davvero possibile fare saltare la testa ad una persona con un colpo di spada?

Eccome!

Sai come facevano a testare le katane nel giappone medioevale?

Hanno inventato una tecnica, chiamata "tameshigiri" per testare quanto era affilata una spada.

Questa tecnica consisteva nel tagliare a meta' il cadavere di un condannato a morte con un colpo di spada. Si dice che ci fossero spade in grado di tagliare addirittura 5 corpi accatastati l'uno sull'altro!



In aggiunta a questo, quando un samurai faceva seppuku (quello che in occidente chiamiamo erroneamente harakiri) c'era un addetto che dopo pochi secondi doveva mozzare la testa al samurai agonizzante per dargli il colpo finale e non farlo soffrire inutilmente.

Questo "assistente" doveva essere particolarmente bravo in quanto doveva tagliare la testa al samurai, ma doveva assolutamente evitare che si staccasse completamente dal corpo in quanto serebbe stato molto umiliante.



Ma tornando nel mondo occidentale, difficilmente saresti riuscito a tagliare di netto una testa con una normale spada; in primis perche' le spade occidentali erano studiate per essere usate di punta e quindi infilzare, mentre il filo della lama serviva a parare e deviare i colpi degli avversari…quindi non era particolarmente affilata se non in punta!

Secondo, per colpire di taglio avresti dovuto caricare il colpo e avresti lasciato scoperto il petto e saresti morto infilzato dall’avversario prima di raggiungere la sua testa…terzo avresti perso il tuo onore perche’ usare le spade di taglio era considerato da barbari.

Infatti erano i barbari che usavano asce e scimitarre, i nobili combattevano di scherma usando spade e fioretti e disdegnavano le armi “da contadino” tipo archi balestre asce forconi e piu’ o meno tutto cio’ che si usava diversamente da un fioretto.

Poi c'erano spade speciali, ad esempio lo spadone a due mani che non era affilato e serviva a spaccare le armature (e le ossa!) degli avversari oppure le spade da decapitazione, che come avrai capito servivano appunto per decapitare i condannati a morte e non venivano usate in battaglia



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