Anatheóresis è una
terapia psicologica, priva di riscontri in letteratura scientifica,
creata da Joaquín Grau a partire dagli anni 1970. Secondo l'autore,
il termine anatheóresis significa "guardare all'indietro
contemplando il passato e riesumarlo, portarlo al presente,
comprendendo". Grau la chiamò così per differenziarla da altre
tecniche ipnotiche regressive, dal momento che considera l'anateoresi
come l'intero corpo dottrinale basato sull'esperienza clinica e su
postulati scientifici, non su elucubrazioni, e al di fuori di
credenze e dottrine metafisiche.
Teoria
I sostenitori del metodo la definiscono
come una psicoterapia di carattere percettivo, che considera la
malattia come una disfunzione fisica o psichica di origine
emozionale. Si basa sull'induzione, mediante un rilassamento semplice
ma profondo e senza la somministrazione di droghe né l'impiego di
apparati elettronici, di un presunto stato mentale non ordinario di
coscienza, da loro definito "ISRA".
I sostenitori suppongono che in questo
stato - attraverso una presunta regressione in età - sarebbe
possibile indagare i danni emozionali che si sarebbero a loro dire
originati nel periodo intrauterino, nel parto e nell'infanzia, dalla
nascita fino ai 7-12 anni circa. Sostengono inoltre che quei presunti
"danni", che nel corso della vita si sarebbero trasformati
in disfunzioni fisiche o psichiche, nel venire resi coscienti
mediante una presunta ed indimostrata "sincronizzazione degli
emisferi cerebrali" (il destro con la sua capacità di "vedere
e sentire" i fatti che hanno causato tali presunti danni
emozionali, e il sinistro con la comprensione delle cause di questa
sintomatologia da essi prodotta - somatizzazione), potrebbero
risolversi. Non esistono però prove scientifiche o cliniche a favore
dell'ipotesi della cosiddetta "sincronizzazione degli emisferi",
che afferisce ad un modello di funzionamento neurocognitivo ormai in
gran parte superato dalla ricerca scientifica più recente.
Descrizione
Anatheóresis significa che è una
psicoterapia percettiva, dato che lavora a livello psichico con
l'informazione che il soggetto riceve, elabora e interpreta. Ma tiene
in considerazione che il modo di percepire tale informazione sarà
differente in funzione dello sviluppo ontogenetico, e per questo
divide tale capacità in sei diversi livelli, cui dà il nome di SP
(stadi di percezione). Questi stadi, a loro volta, sarebbero
intimamente collegati alla genesi e alla maturazione dei diversi
ritmi di onde cerebrali e di conseguenza allo sviluppo cerebrale.
Parte inoltre dal presupposto che la
malattia è la manifestazione di una sintomatologia, causata
dall'attualizzazione analogica dei danni emozionali provocati da
fatti accaduti nei primi quattro SP, che vanno dal concepimento fino
ai 7-12 anni di età, momento in cui i ritmi di onde beta cerebrali
cominciano a essere predominanti.
Crede che la maggior parte dei danni
emozionali hanno origine in questi stadi, perché fino all'età di
7-12 anni non si produrrebbe la maturazione dell'emisfero sinistro
(ES) del cervello e delle onde cerebrali ad esso associate
(onde beta) e quindi il soggetto vivrebbe fondamentalmente sotto le
caratteristiche dell'emisfero destro (ED) e dei suoi specifici
ritmi (delta, theta e alfa). Soprattutto delle sue qualità
olistiche, evocatrici di simbologia, emozionali, analogiche, ecc. Ma
quando si impone l'ES che controlla attraverso le sue specifiche
qualità: causalità, dualità, analisi, ragionamento,
unidimensionalità, etc., ciò porterebbe con sé un effetto
devastante, dato che occulterebbe in gran misura gli avvenimenti
accaduti e le emozioni ad essi associate durante il predominio
dell'ED. Per questo la maggior parte degli impatti emozionali vissuti
fino a questo momento si suppone che resterebbero rinchiusi e
dimenticati, creando un sostrato emozionale sotto forma di
incameramenti profondamente energetici che in un futuro potrebbero
esplodere e somatizzare.
Per realizzare la funzione terapeutica,
dispone che si debba indurre nel soggetto uno stato non ordinario di
coscienza, portandolo mediante rilassamento profondo alla banda
inferiore di ritmi di onde theta (circa 4 Hertz). A tale stato dà il
nome di ISRA (induzione allo stato regressivo anateoretico). E
ritiene che, inducendo ISRA nel soggetto, si dovrebbe produrre uno
stato mentale più libero, più infantile, caratterizzato da immagini
mentali spontanee e intense, e un pensiero creativo e immaginativo,
allo stesso tempo che una sincronizzazione dei due emisferi, lo
stesso che succede nella meditazione. Afferma che, in tale stato, il
soggetto non perde la coscienza e non si produce amnesia
postipnotica, cosa che invece succede nell'ipnosi profonda. Pertanto,
la persona sarebbe cosciente in ogni momento e potrebbe uscire dalla
seduta qualora lo desideri.
La regressione in età
anatheóresis la intende secondo il concetto accreditato in
psicologia, far retrocedere mentalmente il soggetto a tappe anteriori
nella sua vita, e non nel senso classico delle "terapie
regressive a vite passate" (Brian Weiss, Raimond Moody, etc.).
«Le tecniche di regressione
in età consistono nel guidare il cliente mentre si risale nel
tempo fino a qualche esperienza per risperimentarla (si chiama
rivivificazione) come sé stesse succedendo qui ed ora,
[...]. Nella rivivificazione il cliente è immerso
nell’esperienza, rivivendola in modo molto simile a quello di
quando si andò ad incorporare nella memoria nel momento in cui
avvenne realmente.»
|
(Yapko, p. 360.) |
Va però detto che nella terapia si può
impiegare in certe occasioni tale regressione a vite precedenti,
mettendo in chiaro che, per Anatheóresis, non si tratta di altro che
di una proiezione simbolica dei contenuti emozionali. Peraltro non si
mette a valutare la validità di tali proiezioni, anche se certo
sostiene che potrebbero implicare un'atmosfera emozionale e perciò
la regressione può essere utilizzata come test e come strategia
scenografica.
Considerazioni
Anatheóresis considera la mente come
un tutto col corpo e pertanto come quella che lo condiziona in ogni
momento; non crede che ci sia malattia puntuale e concreta. Questa è
la sintomatologia della situazione patologico-emozionale profonda del
soggetto. Perciò sostiene che non cura malattie ma ammalati e che la
terapia si deve rivolgere direttamente al soggetto, dal momento che è
lui la malattia, e non alla malattia in sé.
D'altro lato, alcuni professionisti
sostengono che il suo campo di attuazione è ristretto.
Si raccomanda di effettuare questa
terapia a individui con non meno di 15-16 anni. Ugualmente si
raccomanda di non praticarla a donne incinte o che possono rimanere
incinte a breve termine. Infine non si raccomanda a persone con
patologie cardiovascolari.
Rassegna storica
Negli anni 1960, Joaquín Grau comincia
gli studi sulla percezione e le potenzialità della mente umana.
Utilizza l'ipnosi, apparati elettronici e vari tipi di allucinogeni
naturali. Integra tutto ciò con numerosi viaggi, a partire dal 1974,
in Africa, Asia e America Latina, per studiare le culture analogiche,
finché nel 1978 realizza la sua esperienza più straordinaria, dal
momento che gli avrebbe dato le chiavi quasi definitive per
sviluppare Anatheóresis. Convive per un certo tempo con gli Aucas
(Huaorani), una tribù di indiani dell'Amazzonia ecuadoriana. In tale
convivenza scopre che praticamente essi non sviluppano malattie come
cancro, stress, alterazioni cardiovascolari e altre che infestano la
nostra cultura. Trova anche che gli indios vivevano in perfetta
armonia con il loro ambiente ed erano privi di nevrosi o qualunque
tipo di disfunzione psicologica. Il loro mondo era il presente. Il
passato e il futuro non era per loro qualcosa di importante, la vita
doveva essere vissuta nel "qui e ora", era un vivere senza
preoccupazioni, senza pendenze passate né aspettative per il futuro.
E questo mondo, inoltre, si basava sul simbolismo analogico. Tutto
ciò si rispecchia in vari libri e articoli.
In base a tutti questi studi ed
esperienze, Joaquín Grau fu del parere che le malattie le produceva
il nostro modo di vita, la nostra educazione, la nostra cultura, e
che fondamentalmente gli impatti emozionali che le rendevano
possibili si acquisivano nel ventre materno, nel parto e
nell'infanzia fino ai 7-12 anni. A partire da ciò sviluppò il
rilassamento ISRA, nella banda theta, stabilendo che in detto stato
il soggetto non solo poteva rimembrare o visualizzare il passato ma
che, inoltre, poteva farlo con tutta la carica emozionale presente
nel momento in cui erano accaduti i fatti - vale a dire, vivenciando
- e, d'altro lato, il soggetto non perdeva la coscienza durante le
sedute né dimenticava i fatti esumati dopo di essere uscito dal
rilassamento, come invece avviene con l'ipnosi profonda. Considerò
anche che l'affioramento di quest'informazione e la sua successiva
comprensione rendeva possibile la guarigione delle malattie
somatizzate a causa di quei fatti passati.
Nel 1991 redige un libro in cui espone
alcune delle basi fondamentali delle sue teorie, Nazca a una nueva
vida. Nel 1996 pubblica la sua opera fondamentale: Tratado
teórico práctico de anatheóresis. Las claves de la enfermedad
(tradotto in italiano col titolo Le chiavi della malattia.
Trattato teorico-pratico di anateoresi) in cui specifica tutta la
sua teoria sotto forma di corpo dottrinale scientifico.