martedì 5 luglio 2022

Ci sono scuole in Cina che insegnano ancora il Kung fu tradizionale (vecchia forma)?

Dalla dinastia Ming in poi, con l'avvento delle armi da fuoco, le arti marziali popolari sono diventate più una trovata pubblicitaria che un vero e proprio strumento di autodifesa, con molti nomi fantasiosi (es. 混元乾坤風雷掌) e affermazioni esagerate di maestri levitanti. È un processo di imbastardimento graduale che è culminato nelle moderne routine di "Wushu" (che incorporavano troppe mosse di balletto).

Le arti menzionate in classici antichi come 武備要略 vengono insegnate raramente e le arti marziali equestri sono andate perdute da tempo.



Gli stili di combattimento brutali menzionati in 水滸傳 (inizio dinastia Ming) vengono ancora insegnati, ma seriamente, quanto dolore sei disposto a sopportare?


La cosa più vicina all'arte marziale cinese "antica" (pre-bastardita) che sopravvive fino ad oggi è in realtà il Karate (唐手) che risale alla dinastia Tang.



Calcio della gru


lunedì 4 luglio 2022

Perché così tante persone parlano male dello Shaolin Kung Fu dicendo che è una cattiva arte marziale ed è inefficace per combattere?

Le Arti Shaolin sono sopravvissute solo Fuggendo dalla Cina, ci sono stati Maestri che sono riusciti a farcela e hanno mantenuto viva la vera arte. Alcuni degli stili di Shaolin ora sono ancora autentici, ma molti sono stati sostituiti da stili Wushu che sono più acrobatici e sgargianti ma mancano un po' nell'applicazione marziale e nella comprensione approfondita.

Shaolin era molto più di quello a cui la gente spesso pensa oggi, in questi giorni la gente pensa che Shaolin fosse per lo più forme del tipo a pugno lungo in stile nordico, Shaolin Kung Fu comprendeva una massa di tecniche di arti marziali che vanno da Tiger, Mantis, Eagle Claw, Birds, Pakua Chang (o Bagua Chang come preferisci scriverlo), Hsing-I, Buddist Fist, Drunken, Monkey styles tra cui Ground Monkey, Meteor fist, Lost Track Fist, Hua Mountain Fist, armi, Shaolin 5 Animal style, Crane, Tiger-Crane, Snake, Stili del palmo rotante, vari stili di Tai Chi Chuan, esercizi di Qigong tra cui l'originale 49 I-Ching-Chi, allenamento Hua To Live e Dead, allenamento dell'uomo di legno, allenamento del palmo di ferro, allenamento del corpo di ferro, allenamento del punto di pressione e molto altro.

Shaolin era più simile a un'Università di arti marziali e meditazione in cui la maggior parte dei sistemi di arti marziali, la loro intera arte sarebbe stata semplicemente considerata un piccolo college all'interno di quella grande università o si può anche pensare a Shaolin come a un albero gigante con radici profonde e altre arti semplicemente rami di quell'albero. Ad esempio, Shorin Ryu Karate deriva da una sezione dell'allenamento Shaolin "Shorin" è il modo in cui i giapponesi dicevano Shaolin. Il simbolo di Shaolin e Shorin sono gli stessi La faccia felice che significa "giovane" e i due alberi che significano "foresta". I primi due simboli dicono Shao-Lin "giovane foresta" poiché il tempio fu originariamente costruito in una giovane foresta di piccoli alberi, che in seguito divenne una vecchia foresta.



L'unico motivo per cui le persone pensano che sia inefficace è che non sanno davvero cosa sia Shaolin, Trovo che molti stili siano molto facili da leggere e contro cui difendersi poiché lo sparring nello Shaolin è molto vario, gli studenti Shaolin tendono ad attaccare con molte angolazioni diverse che non si vedono così tanto in molte altre arti. Sono anche in grado di cambiare lato, colpire da diverse posizioni. Ma soprattutto il modo in cui lo Shaolin viene insegnato e il modo in cui viene praticato lo sparring nello Shaolin rimuove parte dell'ego solitamente coinvolto in altre scuole. Sembra che ti renda un combattente mediocre "tirare i pugni in faccia ecc ... ma, in realtà, ti rende molto più preciso e controllato, mentre impari a colpire entro un pollice o anche una frazione di pollice di la faccia senza colpirli effettivamente ecc. Ciò significa che quando vedi un'apertura reale nello sparring o in un combattimento puoi trarne vantaggio. Imparerai anche come difenderti dai colpi di testa dove altre scuole che si allenano per i tornei potrebbero avere regole contro i colpi di testa e non lanciarli mai in modo da non imparare a difendersi da uno degli attacchi più comuni in una rissa di strada. Sono consentiti colpi all'inguine, quindi impariamo anche a difenderci da quelli come molte tecniche di Kung Fu sono dirette all'inguine con nomi colorati come il Drago afferra la perla, Monkey Steals The Peach, Crane Eats, Pluck the Needle From the Sea, Lion Bats the Ball ecc...

Infine, il combattimento e lo sparring richiedono una profonda comprensione dei tempi e della distanza



domenica 3 luglio 2022

Troppe critiche ingiuste, ora facciamo una valutazione oggettiva dell'abilità di Bruce Lee nel combattimento?

A partire dal film "The Big Boss" sembra esserci un'onda di entusiasmo nel voler trovare "un altro Bruce Lee" tra tutte le tipologie di persone, specialmente tra artisti marziali, che praticano Karate, Judo ecc. Non importa che questi atleti abbiano o no la capacità di recitare, basta solo che siano capaci di calciare o tirare pugni decentemente e che conoscano qualche trucco o trovata, e i produttori faranno di loro delle stelle.




Ma adesso basta. E' così semplice diventare una stella? Posso assicurarvi che non è poi tanto semplice. Vi dico anche che quando verranno messi in onda più film di Bruce Lee, il pubblico si renderà conto presto della differenza, non solo per la sua capacità di recitare, ma anche per le sue abilità fisiche. Per esempio, nel film "The way of the dragon" l'abilità di Bruce Lee si confronta con quella di un campione americano, Chuck Norris, per sette volte campione mondiale degli All-American Open e del World Karate Championship. Poi con Bob Wall, il campione dei pesi massimi di karate nel 1970, e ancora con Wong In Sik, l'esperto di Hapkido di settimo grado, che alcuni degli spettatori avranno visto nel film intitolato Hapkido.

"Naturalmente si tratta solo di fare un film" diranno le persone. Ma io sono sicuro che il pubblico non è così insensibile da non essere in grado di vedere e valutare da sè e di confrontare la velocità, la potenza, il ritmo, la coordinazione, la versatilità ecc. di questi uomini.

"Black Belt", la rivista più diffusa al mondo e la più autorevole sulle arti marziali, ha pubblicato molti articoli su Bruce Lee prima che diventasse attore. Devo sottolineare qui che "Black Belt" è un punto di riferimento per quello che accade sulla scena internazionale delle arti marziali, un'autorevole rivista di qualità. In un'esclusiva intervista di "Black Belt" fatta non tanto tempo fa, vennero espresse direttamente o indirettamente da esperti di arti marziali alcune opinioni sull'abilità di Bruce Lee nel combattimento.


Ernest Lieb


Ernest Lieb è cintura nera di quinto grado (karate) e direttore dell'Associazione americana di karate negli Stati Uniti. Di Bruce Lee dice: "Ho incontrato Bruce Lee e ho avuto il privilegio di lavorare con lui più volte. Anche se ho vinto quarantadue tornei di karate, non ritengo di essere alla sua altezza. La sua velocità supera quella di molte cinture nere che conosco".


JHOON GOO RHEE


Jhoon Rhee, cintura nera di settimo grado di tae kwon do, considerato generalmente l'uomo che ha introdotto il tae kwon do in America, descrive il Jeet Kune Do di Bruce Lee come qualcosa di "davvero scientifico e pratico, soprattutto nelle situazioni da strada".


CHUCK NORRIS



Chuck Norris, il campione americano di karate che di recente ha interpretato un ruolo con Bruce Lee nel film "The way of the dragon" ha ammesso subito davanti a milioni di spettatori, in una recente intervista a Hong Kong, che Bruce Lee è il suo maestro e che lo considera fantastico. Devo aggiungere anche che due altri campioni di karate - i campioni dei pesi massimi Joe Lewis e Mike Stone - hanno preso lezioni da Bruce, insieme con Chuck. Ora, tutti e tre questi uomini provengono da stili diversi e sono molto affermati. Tuttavia hanno voluto imparare da Bruce. Nella rubrica sportiva di "Washington Star" del 16 agosto 1970, è stato scritto quanto segue:

Tre degli allievi di Bruce Lee, Joe Lewis, Chuck Norris e Mike Stone, hanno vinto tutti i maggiori tornei di karate negli Stati Uniti. Joe Lewis è stato il Grande Campione Nazionale per tre anni successivi. Bruce Lee si occupa e insegna loro, quasi come farebbe un padre con i suoi figli. E' qualcosa di sconcertante a vedersi, come entrare in un saloon del vecchio West e vedere i ragazzi più veloci del territorio starsene li con le loro rivoltelle. Poi arriva un gentile e piccolo compagno che dice: "Quante volte devo dirvelo? State sbagliando tutto" E i tre ragazzi lo stanno ad ascoltare. Attentamente.



KEN KNUDSON



Ken Knudson, un grande artista marziale dello stile goju shorei, vincitore di molti tornei, dice: La potenza dei calci e dei pugni di Bruce Lee è dirompente. Mi ha mostrato un calcio laterale, che mi ha mosso così velocemente da lasciarmi la sensazione che i miei occhi fossero ancora li dov'ero prima che sferrasse il calcio. Usa la logica, intendo una buona logica, in tutte le sue tecniche". Ken è attualmente uno dei migliori atleti di karate degli Stati Uniti.


ALLEN STEEN
Allen Steen è vincitore del campionato di karate di Long Beach, Allen Steen dice che: "quello che Bruce mi ha mostrato della sua arte mi ha davvero impressionato".


FRED WREN
Fred Wren, un altro dei migliori dieci atleti di karate in America, ha solo lodi per Bruce Lee. Per dirla con le sue parole: "Non ho mai incontrato nessuno con maggiore abilità nel combattere e più conoscenza del signor Lee".


WALLY JAY

Wally jay, quinto grado di cintura nera di judo e allenatore di judo dell'anno in America, addestra con successo molte squadre di judo. Sa che cosa significa essere un campione e un buon rivale. Su Bruce Lee ci dice quanto segue: "Bruce è vivace, affascinante, impareggiabile". Continua affermando che è "continuamente" sbalordito da come Bruce riesca a essere veloce come un lampo senza diminuire la tremenda potenza del suo pugno".

Wally jay si dedica all'arte marziale da oltre quarant'anni. Paragona Bruce "alla grazia, all'agilità e alla potenza di una pantera nera".


LOUIS DELGADO
La cintura nera Louis Delgado, che una volta ha battuto Chuck Norris nel Grande Campionato a New York, descrive Bruce Lee, nella rivista "Black Belt" del novembre 1969, come segue: "Io non ho mai visto nessuno come Lee. Ho incontrato e mi sono allenato con molti atleti di karate, ma Bruce è il solo che mi ha completamente spiazzato. Sono completamente intimorito quando combatto con lui".


JAY MATHER
In una lettera circolare che annunciava il prossimo campionato invernale di karate, Jay Mather, cintura nera e detentore del titolo, descrive l'abilità di Bruce come qualcosa che "ha fatto di lui una leggenda del suo tempo".


HAYWARD NISHIOKA



Nishioka è il campione del torneo nippo-americano di judo, e anche cintura nera dello stile shotokan di karate. Hayward ha condotto un test scientifico all'Università della California per scoprire la differenza tra un pugno di karate e un pugno di Jeet Kune Do. La conclusione è che il pugno di Jeet Kune Do è davvero molto più potente e distruttivo del classico pugno di karate.


JOE LEWIS


E' assai interessante menzionare qui (anche se sono consapevole che l'ambiente delle arti marziali di Hong Kong non è in stretti rapporti con quello delle arti marziali americane) l'incontro tra Bruce Lee e l'indiscusso peso massimo campione di karate Joe Lewis. A quanto sembra, Joe Lewis nutre un profondo rispetto per la conoscenza e l'abilità di Bruce.

Nel caso non siate al corrente della reputazione che ha Joe Lewis nell'ambiente delle arti marziali in America, egli viene considerato una specie di "cattivo ragazzo" del karate. Molte persone pensano che sia un prepotente. In effetti ha spezzato qualche costola. Quando Bob Wall, uno degli allievi, apparso anche nel film "The way of the dragon", lo incontrò per la prima volta in un allenamento di stile libero, con un calcio Joe Lewis gli spezzo tre costole. Anche se Joe è egoista e arrogante per natura, è bravo in quello che fa. L'inserto annuale del 1968 della rivista "Black Belt" parla della vittoria di Lewis nel torneo nazionale di Karate a Washington:

Lewis era eccezionalmente in forma, evidentemente rinato con una nuova tecnica, che incorporava il jeet kune do, e con l'ambizione di battere ogni avversario e di vincere il suo terzo campionato consecutivo di karate in questa arena. Il suo carattere di solito scontroso era cambiato, o almeno così sembrava in questo torneo, e in genere appariva di buon umore, sostenuto senza dubbio dal suo Sifu Bruce Lee, che è stato molto orgoglioso del risultato ottenuto.

Lewis ha dimostrato nel combattimento un'agilità mai vista prima, e ha battuto l'avversario con un tale livello di qualità che, in confronto a lui, il suo avversario era una pallida ombra. Quando gli è stata assegnata la corona, Lewis ha umilmente ringraziato il suo Sifu, Bruce Lee, dandogli il merito del suo miglioramento. Qualcosa che Lewis non aveva mai fatto prima! Sembrava un nuovo Lewis.

Nel caso vi siate persi le ultime notizie, il Jeet Kune Do - di cui Bruce Lee è il fondatore - è stato scelto e accettato nella Black Belt Hall Of Fame in America. E' la prima volta che una forma recentemente sviluppata di arte marziale viene accettata a livello nazionale.

No, il jeet kune do non ha migliaia o centinaia di anni. E' nato intorno al 1965 grazie ad un uomo molto appassionato e forte di nome Bruce Lee. La sua arte marziale è qualcosa che nessun artista marziale serio può ignorare. E dietro la sua abilità e la sua saggezza c'è un vero uomo, e posso dire con orgoglio che è uno di noi; è il nostro rappresentante dell'arte marziale cinese. Casualmente, il nostro post termina proprio qui.


sabato 2 luglio 2022

Qual è il miglior stile di karate al mondo? Nel mondo?

 


Non esiste lo "stile migliore" e ciò che è "migliore" è SEMPRE una questione di opinione.

In primo luogo, non preferisco l'uso della parola "stile" quando si discutono con intelligenza i vari curricula offerti in numerose scuole di Arti Marziali. Penso che sia un termine improprio, ed è un termine laico che si è intrufolato e ha permeato le Arti Marziali al punto che gli istruttori di lingua straniera hanno adottato il termine senza mettere in dubbio le sue implicazioni fuorvianti.

"Stile" si riferisce più alle caratteristiche e ai tratti della personalità di una persona. Il modo unico in cui un artista si esibisce potrebbe essere il suo "stile". Il modo unico in cui un insegnante presenta il materiale in un ambiente educativo potrebbe essere lo "stile" di quell'insegnante. La "materia" o il curriculum non è lo "stile". Questo è il termine sbagliato da usare per descrivere un metodo consolidato di filosofie applicabili e utili, tecniche e tattiche legate all'Arte Marziale e alla difesa personale. Un termine più appropriato sarebbe "sistema" piuttosto che "stile".
Successivamente, il termine "Karate" è stato usato e abusato fino al punto di essere accettato, ed è spesso pronunciato male perché le persone non studiano l'etimologia e non capiscono la storia del termine. Ancora una volta, il pubblico in generale dei principianti che si interessa all'Arte Marziale - e i film di Hollywood che la travisano - l'ha pronunciata male per così tanto tempo che, ironia della sorte, anche gli istruttori asiatici madrelingua hanno preso a dirla con la pronuncia occidentale di "Kuh-RAH '-tee."
Quando l'antica arte marziale cinese fu introdotta a Okinawa e nelle isole Ryukyu del Giappone, avevano un termine per usare le mani in autodifesa: "te" (pronunciato con una "A" lunga come in "tay"). Per distinguere la differenza tra il loro combattimento con le mani indigene e l'influenza cinese, usarono la parola "Kara" (pronunciata "Kah-Lrah" con un leggero rollio della lingua all'inizio della seconda sillaba). Il termine "Kara" si riferiva a qualsiasi cosa risalente all'antichità in Cina, in particolare alla dinastia Tang.
Pertanto, "Kara-te" (Kah-Lrah-tay) denotava la "mano cinese" o "mano Tang" originaria dell'antica arte marziale cinese. Alla fine, il termine fu adottato dal popolo giapponese sull'isola principale del Giappone come nome per la maggior parte delle arti marziali giapponesi già esistenti, e in seguito come termine generico per tutta l'autodifesa disarmata. A causa della confusione sulla definizione delle origini rappresentate dal termine, il famoso fondatore del sistema Shotokan, suggerì un cambiamento dei caratteri cinesi scritti da唐手 ("mano cinese" o "mano Tang") a空手 ("mano vuota"). Ciò ha mantenuto la stessa pronuncia di "Kah-Lrah-tay" ed entrambi sono ancora scritti in inglese come Karate. A questo scopo di distinzione, Funakoshi aggiunse anche il suffisso di "Do" (pronunciato con una "O" lunga come in "Doe") basato sulla filosofia cinese comune e popolare di "Tao" che significa l'arte, la via e il percorso dell'azione ideale. Funakoshi Sensei si riferirebbe quindi al suo sistema come "Shotokan Karate-Do" (se hai ancora pronunciato "Kuh-RAH-tee", allora non hai imparato, tranne che le vecchie abitudini sono dure a morire).
Ci sono stati molti diversi "ryu" ("scuole" o "sistemi") di Kara-te e Karate-Do con variazioni su come ogni curriculum insegna l'arte dell'autodifesa e la vita di un artista marziale - - "il modo di essere guerriero" - - sia sul campo di battaglia che fuori. È un concetto unico di equilibrio e armonia del corpo, della mente e dello spirito dell'individuo, ed è troppo spesso massacrato e relegato a un semplice metodo di combattimento a mani nude o semplicemente abilità di combattimento. I veri artisti marziali sono di gran lunga i combattenti più abili al mondo, mentre allo stesso tempo sono gli individui più pacifici, equilibrati e illuminati. Qualsiasi sistema autentico di Arte Marziale può fornire questo addestramento ottimale e ideale a condizione che la fonte provenga tramite un istruttore qualificato e che il loro lignaggio di informazioni e addestramento sia genuino e mantenga l'integrità del "Do" o del "Tao". Non cercare il "miglior stile" ma cerca l'istruttore più qualificato, e diventa il "miglior studente" della vita e dell'Arte che puoi essere.


venerdì 1 luglio 2022

Cos'è meglio il kung fu o karate ?

 


Entrambi erano utili in guerra. Il Jiu Jitsu, un sistema completo, era utile quanto il Kung Fu in guerra. Tuttavia, il Kung Fu è probabilmente il precursore della maggior parte delle arti marziali asiatiche. Il Kung Fu non è utile sul ring come il Karate, ad eccezione del Sanda.

Tuttavia, prevedo che un giorno il Kung Fu si evolverà e sarà utile sul ring. Hanno solo bisogno di modificarlo per essere meno elegante e più efficiente. Per ora dipende troppo dall'aspetto fresco e dall'attacco di oggetti (mattoni, legno).

Se cerchi alcuni video vintage o anche video attuali di competizioni di Kung Fu in cui cercano di vedere chi ha il miglior Kung Fu, iniziano con posizioni interessanti ma una volta che si avvicinano a una distanza impressionante, non vedi più il Kung Fu. Finiscono per sembrare due persone che oscillano selvaggiamente. Anche alcuni praticanti di Kung Fu che ho visto combattere di solito finiscono per essere comunque più dei pugili. Cominciano ad alzare le mani.

Se guardi gli incontri di karate, anche contro altre arti marziali, sembra comunque karate, perché il karate è realistico ed efficiente. Vedi ancora calci, pugni e forme di karate.

Voglio vedere il successo del Kung Fu però. Bruce Lee ha avuto l'idea giusta. Le sue mosse erano efficienti. Nessun movimento di fantasia. Nessuna enfasi sull'avere le spalle così alte, il mento rivolto in quel modo, le ginocchia piegate a 90°, il petto in fuori, ecc. come farebbero nel Kung Fu tradizionale. Batteranno i loro studenti per non avere la forma esteticamente gradevole. Quella forma verrà comunque buttata fuori dalla finestra in una vera rissa. Non so quanto siano utili le forme, ma penso che se praticassero più sparring, si potrebbe applicare il vero Kung Fu in un vero combattimento con un aspetto esteticamente gradevole. I discepoli avrebbero quindi imparato a impostare le mosse e sarebbero stati in grado di utilizzare tutte le loro posizioni artistiche.







giovedì 30 giugno 2022

Chi è o chi è stato il più grande maestro di arti marziali della storia: Bruce Lee, van damme, Lundgren?

Nessuno dei 3, la fama li ricorda come attori, ma a differenza di come molti pensano ricordiamo che in principio erano attori, poi combattenti. Se volete cercare un combattente leggendario dovete cercarlo tra i combattenti fatti e finiti (per quanto alcuni attori come van damme e chuck norris nascono come campioni di arti marziali per poi diventare attori, non credo che siano perfetti per il ruolo di più forte della storia, anche se ricordiamo che chuck norris con un calcio volante a girare potrebbe far esplodere il sole ;-).

In ogni caso tra i combattenti ritenuti leggendari, un vero e proprio eroe imbattibile credo sia quasi impossibile da avere, ogni fighter ha avuto i suoi pro e contro, comunque qua si parla di un maestro, quindi qualcuno che oltre che lottare ha contribuito molto alla diffusione di questa cultura o comunque della sua arte, nonché alla ricerca di migliorare questa.

Per queste caratteristiche proporrei Jigoro Kano, il fondatore del Judo



Questo perché ha reso il ju jitsu un arte marziale molto più evoluta tramite molte ricerche ed ha diffuso la sua nuova arte a livello culturale tanto da renderlo persino uno sport olimpico, nonché uno dei più diffusi nei vari paesi del mondo seppur molto tradizionale.

Quindi per il lavoro come vero e proprio "maestro" direi che se la cava (parere personale), anche se è una sfida dura con molti altri grandi maestri che oggi sono ricordati per le loro opere marziali (Funakoshi, Ueshiba, Gracie…).


mercoledì 29 giugno 2022

La spada più strana

La Urumi (Lett. Spada arricciata), una strana lama originaria dell'India.



È una lunga spada realizzata con un acciaio così flessibile da poter essere arrotolata su se stessa e usata per colpire come una frusta. Alcune urumi avevano più di una lama e avevano la forma di un flagello.

Oggi questa arma è usata nell'arte marziale Kalaripayattu e richiede molti anni di allenamento per essere padroneggiata perché è pericolosa per il suo stesso utilizzatore in mani inesperte.



Non si conosce bene l'origine di quest'arma, ma probabilmente ebbe origine nel Kerala ed è molto antica, visto che se ne hanno tracce risalenti all'epoca Sangam (600 AC-300 DC), ma si è successivamente diffusa in tutta l'India.




martedì 28 giugno 2022

Bruce Lee ha davvero preso a calci un uomo di 90 kg e l'ha scaraventato a 20 metri?

Lasciamo che sia John Saxon a raccontare la storia di persona:


Bruce Lee e John Saxon in "Enter the Dragon". 

Alcuni anni fa, Saxon ha raccontato una storia divertente quando ha visitato Lee a casa sua durante le riprese di Enter the Dragon.

“Lui [Bruce Lee] mi ha chiesto di mostrargli il mio calcio laterale. Mi ero sforzato la caviglia ma gliel'ho mostrato. Poi è arrivato il momento di mostrarmi il suo calcio. Si muoveva con una sedia e non sapevo cosa stesse facendo. All'improvviso, è scivolato di fronte a me e ha fatto un salto, un salto e un salto e mi ha scaraventato sui talloni attraverso la stanza e la sedia è caduta e si è rotta. Mi sono alzato e ho visto che era molto ansioso e tranquillo e ho detto "va tutto bene, non sono ferito". Ha detto 'Lo so, ma quella era la mia sedia migliore!'”


lunedì 27 giugno 2022

I monaci Shaolin hanno mai combattuto contro i samurai?

Negli anni '50 del Cinquecento la costa cinese fu costantemente razziata dai Wokou (Pirati giapponesi). L'esercito imperiale cinese fu umiliato da una serie di continui fallimenti nel respingere il Wokou a causa di alcuni funzionari di corte corrotti che erano alleati dei Wokou perseguendo guadagni personali.

Così, quando l'esercito imperiale cinese ordinario e le truppe della marina si rivelarono incapaci di sradicare la minaccia dei pirati, il vice commissario in capo di Nanchino, Wan Biao, decise di schierare i monaci combattenti. Invocò i monaci guerrieri di tre templi: Wutaishan nella provincia di Shanxi, Funiu nella provincia di Henan e Shaolin.


^Dipinto raffigurante i monaci Shaolin in addestramento


Tianyuan, il leader della forza monastica congiunta era noto per la sua abilità nel combattimento marziale. I registri affermano che altri monaci lo sfidarono per la posizione di leader. I diciotto sfidanti ne hanno scelti otto tra loro per attaccare Tianyuan.

Per prima cosa, gli otto uomini si avvicinarono al monaco Shaolin a mani nude, ma lui li respinse tutti. Quindi afferrarono le spade; Tianyuan rispose afferrando una lunga sbarra di ferro usata per chiudere il cancello. Maneggiando la sbarra come un bastone, sconfisse tutti e otto gli altri monaci contemporaneamente, i quali furono costretti ad inchinarsi a Tianyuan e a riconoscerlo come il vero capo delle forze monastiche.


Una volta risolta la questione della leadership, i monaci poterono ora rivolgere la loro attenzione al loro vero avversario: i pirati giapponesi.

I monaci combatterono i pirati in almeno quattro battaglie.

3 vittorie e 1 sconfitta contro i Wokou.

  • La prima ebbe luogo nella primavera del 1553 sul monte Zhe, che domina l'ingresso della città di Hangzhou attraverso il fiume Qiantang. Sebbene i dettagli siano scarsi, Zheng Ruoceng osserva che questa è stata una vittoria per le forze monastiche.

  • La seconda battaglia fu la più grande vittoria dei monaci: la battaglia di Wengjiagang, che fu combattuta nel delta del fiume Huangpu nel luglio del 1553. Il 21 luglio, 120 monaci incontrarono un numero approssimativamente uguale di pirati in battaglia. I monaci furono vittoriosi e inseguirono i resti della banda di pirati a sud per dieci giorni, uccidendo fino all'ultimo pirata. Le forze monastiche subirono solo quattro vittime durante i combattimenti.

  • Durante la battaglia e l'operazione di rastrellamento, gli Shaolin divennero noti per la loro spietatezza. Un monaco usò un bastone di ferro per uccidere la moglie di uno dei pirati mentre cercava di sfuggire al massacro.

  • Diverse dozzine di monaci presero parte ad altre due battaglie nel delta di Huangpu quell'anno. La quarta battaglia fu una grave sconfitta, a causa dell'incompetente pianificazione strategica da parte del generale dell'esercito in carica. Dopo quel fiasco, i monaci del tempio Shaolin e degli altri monasteri iniziarono a perdere interesse a servire come forze paramilitari per l'imperatore e successivamente tornarono ai loro monasteri.

Le vittorie dei monaci guerrieri Shaolin avrebbero quindi ripristinato il morale dell'esercito imperiale Ming.

^Il generale Qi Jiguang guida le sue truppe in battaglia contro i disertori e i ronin.


Nel 1563, il generale Qi Jiguang avrebbe portato l'esercito imperiale cinese a sconfiggere i resti della forza combinata dei pirati giapponese e cinese sull'isola di Nan'ao. Finalmente si sbarazzò della minaccia dei pirati una volta per tutte.



domenica 26 giugno 2022

Bruce Lee si è sovrallenato, ha fatto troppo e si è esaurito da solo?

Non è un segreto che Bruce Lee si sia allenato duramente. Estremamente e duramente. Ha allenato il suo corpo a un livello così folle che aveva persino l'abitudine di colpire ripetutamente ghiaia, pietre e alberi per indurire le mani e aumentare la densità delle ossa delle dita e delle nocche.



Anche quando era in "modalità di riposo", Bruce Lee non si riposava mai del tutto, mai del tutto: era un esperto di multitasking e, ad esempio, usava le pinze per aumentare la forza di presa e la potenza dell'avambraccio mentre guardava il calcio o le notizie con gli amici famiglia. Inoltre teneva e rilasciava con disinvoltura pesi nelle sue mani o afferrava la superficie di qualunque cosa si fosse seduto o vicino.


Andava in bicicletta, ovunque, o quando faceva una commissione, correva. Era quasi perennemente in movimento. Era davvero qualcosa da vedere. Era sano? Non ne sono così sicuro. A volte il suo corpo provava un dolore tremendo, e lui semplicemente... continuava, continuava a spingere, senza mai riposare. Riposa, guarisci, ah! Rideva di quelle cose. Riposerò nella tomba, si vantava Lee. Ha dormito con un occhio aperto come un cowboy, nuovi esercizi, nuove routine e regimi per migliorare la sua forza erano sempre nella sua mente.

Il controllo che l'uomo aveva sul suo corpo era incredibile e la sua forza fenomenale e feroce. L'uomo era una tigre o un altro super predatore quasi quanto un essere umano. Verso la fine... in qualche modo si è evoluto. Era ancora un uomo, ma era anche un po' più di un semplice uomo. Era una leggenda. Consapevole di come, dietro ogni angolo di strada, uno sfidante potrebbe essere in attesa.


Bruce Lee è stato coinvolto in molti combattimenti, ha sempre sentito il bisogno di dimostrare il suo valore, di dimostrare la sua abilità, di dimostrare i suoi insegnamenti e di essere al top del suo gioco. Doveva sempre adattarsi, doveva stare sempre all'erta, sempre in guardia. Non deve essere stato facile. Era un tipo di fitness di prim'ordine, ossessionato dal cibo, dal bere e dalle abitudini di allenamento a un livello che sembra quasi impossibile. Ha preteso incredibilmente tanto da se stesso e dal suo corpo, ha corso come un cavallo da corsa in pista, all in, in una corsa ad alto rischio che sembrava non finire mai.

Alla fine non sono sicuro di cosa abbia ucciso esattamente Bruce Lee. Ho letto che potrebbe aver risposto male ai farmaci, facendogli gonfiare il cervello. La sua morte non è stata piacevole, ma sembra essere stata rapida e piuttosto improvvisa. Ha spinto il suo corpo oltre i limiti di ciò di cui un essere umano è capace? Verosimilmente. Ma che uomo era. E che vita ha vissuto!


sabato 25 giugno 2022

Quali archi usava Genghis Khan?

Gli archi mongoli della fine del XII e dell'inizio del XIII secolo (epoca di Temujin) erano archi ricurvi fatti di tendini, legno e corno.

Le siyah di quel tempo avevano un design a contatto diretto senza fili. Più tardi, nel XIII e all'inizio del XIV secolo, fu utilizzato un design siyah a contatto più curvo. Puoi vedere entrambi i tipi in queste reliquie e riproduzioni moderne di esse.



L'arco di Temujin sarebbe stato così.



Più tardi, l'arco di Kubilai sarebbe stato più simile a questo.




Più tardi, gli archi mongoli sembravano quelli della dinastia Ming cinese. Simile agli archi turchi e tartari dell'epoca.



Dopo la loro conquista da parte dei Manciù/Qing, i Mongoli si inchinano così.





Il monaco italiano Carpini riferì di archi mongoli con pesi di trazione fino a 75 kg/166 libbre. La loro portata massima era di 536 m/586 yd, circa 120 m/135 yd più lontano dell'arco lungo. Joe Gibbs mostrato con un fiocco in stile tartaro, un design utilizzato anche dai mongoli.


venerdì 24 giugno 2022

Perché Muhammad Ali non ha combattuto di nuovo contro Ken Norton?

La domanda fa sembrare che ci sia stato un solo incontro Norton-Ali: ce ne sono stati ben tre, Norton ha vinto il primo, dove notoriamente ha rotto la mascella di Ali, e Ali ha vinto le due rivincite.

L'unico motivo per cui Muhammad Ali non ha combattuto contro Ken Norton una quarta volta era che sapeva di essere finito dopo la rivincita di Spinks e si è ritirato.




La spiegazione migliore, più semplice e più onesta del perché non c'è stato un quarto incontro tra Ali e Ken Norton è venuta dal tre volte avversario di Ken e amico intimo, Muhammad Ali:

"Ho deciso di riconquistare il mio titolo (dopo averlo perso contro Leon Spinks) e poi di ritirarmi perché sapevo di non poter affrontare un'altro incontro fra Norton e me".

La salute di Ali era andata costantemente scemando dal suo terzo incontro con Frazier a Manila.

Il dottor Pacheco si unì al campo di Ali nel 1962 e rimase con Ali per i 15 anni successivi come suo amico intimo, cornerman e medico a bordo ring, fino a quando non convinse Ali che avrebbe dovuto ritirarsi, e i due posero fine a una lunga amicizia.

Il dottor Pacheco era sempre più sconvolto dalle percosse che Ali stava subendo nella sua carriera, specialmente nel cosiddetto Thrilla a Manila nell'ottobre 1975, quando mantenne il suo titolo in una furiosa battaglia con Joe Frazier. Nei due anni successivi, ha cercato più volte di affrontare l'argomento ritiro con il campione, ma Ali aveva imparato ad amare non solo essere il campione, ma anche il suo ruolo di icona americana, e non avrebbe preso in considerazione l'idea di andarsene.

La fine per il dottor Pacheco come membro dello staff di Ali è arrivata dopo che Ali ha subito un terribile pestaggio durante l'incontro della sua vittoria del 1977 su Earnie Shavers.

Il dottor Pacheco ha inviato formalmente lettere come medico di Ali ad Ali e Dundee dicendo loro che dal punto di vista medico Ali avrebbe dovuto andare in pensione. Il medico non ha mai ricevuto risposta.

Il dottor Pacheco ha detto tristemente nel suo libro “Muhammad Ali: A View From the Corner(1992):

“Quando Ali non voleva lasciare l'eccitante mondo della boxe, l'ho fatto Io. Se un tesoro nazionale come Ali non poteva essere salvato, almeno non avrei fatto parte della sua rovina".

Il dottore aveva ragione. Ali aveva bisogno di ritirarsi dopo Manila e, dopo Shavers, era urgente dal punto di vista medico che se ne andasse.

Ali era passato da quello che il dottor Pacheco diceva essere "il corpo perfetto" a strascicare e biascicare le sue parole.

Dopo Shavers, il prossimo incontro obbligatorio di Ali è stato contro il contendente numero 1 Ken Norton. Quello sarebbe stato il suo quarto incontro contro Norton, e lo stanco e malconcio Ali ha deciso di affrontare prima un facile combattimento discrezionale, che era perfettamente all'interno delle regole.

Ha scelto il vincitore della medaglia d'oro olimpica e il contendente numero 10 Leon Spinks.

Ma a 36 anni, dopo Shavers, lo stanco Ali semplicemente non è stato in grado di prepararsi adeguatamente per sconfiggere l'energico giovane combattente e ha perso il titolo.

Ali trascorse il semestre successivo ad allenarsi e, con un ultimo grande sforzo, Ali riconquistò il titolo da Leon Spinks e poi il 15 settembre 1978 si ritirò.

Ali è stato onesto con Norton, al quale ha detto che non gli era rimasto abbastanza per affrontarlo di nuovo. Ali aveva quasi 37 anni quando si ritirò, aveva partecipato a 59 combattimenti, 56-3, con sconfitte solo contro Joe Frazier, Ken Norton e Leon Spinks.

Era anche, sebbene non lo sapesse, malato dell'inizio del Parkinson.

E questo è il motivo per cui non c'è mai stato un quarto incontro Norton-Ali...

Come nota, Ken Norton era un legittimo combattente della Hall of Fame

Eddie Futch, il leggendario Hall of Fame, ha parlato dello stile insolito di Norton:

Lo stile di Ken lo rende molto difficile da battere. La sua difesa è qualcosa che la maggior parte dei combattenti non ha mai visto ed è difficile da colpire in modo pulito. Abbiamo progettato la sua difesa per coprire il mento, che è un punto debole".

Futch ha continuato dicendo, citato nell'autobiografia di Norton, Going the Distance:

“Ken era forte, molto forte e poteva colpire. Poteva anche boxare. Era legittimamente un grande peso massimo in un'epoca dominata da loro".

Larry Holmes era sul ring con grandi come Tyson e Holyfield, ma ha detto:

"Il mio avversario più duro e migliore è stato Ken Norton, senza dubbio."

Lo stile di Ken Norton ha turbato Ali probabilmente più di quello di Joe Frazier

Ali era sconcertato dallo stile di Norton per lo stesso motivo per cui lo stile di Norton ha quasi battuto Larry Holmes a quasi 35 anni. Era un grande combattente con uno stile estremamente insolito.


Lo stile di Norton

Ken era estremamente potente, veloce, uno di quei pesi massimi che usava bene il suo potenziale e aveva un colpo molto migliore di quello accreditatogli. Ha usato una posizione insolita quasi da granchio, ed estremamente insolita per un uomo alto 6′3″ con una portata di 80 pollici, ha combattuto come uno sciame, un combattente di pressione.

Lo stile di Ken Norton era una mano destra che parava per bloccare il jab del suo avversario, un ottimo jab sinistro in risposta, una pressione costante all'interno, un forte attacco del corpo e un buon gancio sinistro.

L'allenatore di Norton Eddie Futch ha detto, (In The Corner):

"Quel colpo è stato uno dei grandi motivi per cui Muhammad Ali non ha mai capito perché ha avuto così tanti problemi con Ken Norton nei loro tre incontri".

Futch disse a Norton:

Tieni la mano destra alta. Il suo jab si aprirà nel mezzo del tuo guanto e poi il tuo jab arriverà dritto lungo il tubo... questo è ciò che ha distrutto il ritmo di Ali". Non importa se Ali ha superato di poco il suo picco contro Norton. Norton darebbe sempre problemi ad Ali a causa del jab.

Il colpo di Ken e la sua forza sono stati i due fattori che hanno turbato di più Ali, secondo l'allenatore della Hall of Fame Ray Arcel:

Ali era molto più forte di quanto gli fosse stato attribuito e dipendeva da quel colpo veloce. Norton era più forte, più lungo e il suo jab era buono quasi quanto quello di Ali".

La migliore analisi del motivo per cui è stato in grado di dare così tanti problemi ad Ali viene di nuovo dallo stesso Ken nella sua intervista a Frank Lotierzo:

Franco:

"Di tutti i combattenti che Ali ha battuto, tu sei l'unico che non ha mai battuto in modo convincente".

Norton:

Molto era la parte mentale. Ali ha sconfitto tutti mentalmente per prima cosa. Con Frazier, Ali lo ha fatto arrabbiare così tanto che Joe stava cercando di ucciderlo ad ogni colpo. Con Foreman, ha cercato di ucciderlo a ogni colpo. Mentalmente, Ali non poteva sconfiggermi e fisicamente sentivo di essere fisicamente alla pari tanto quanto lo era Ali. Non poteva turbarmi in alcun modo e in più avevo Eddie Futch. Eddie sapeva come combattere Ali".

Lo stile di Ken, la sua forza, la sua pressione, insieme al suo jab e alla sua strana posizione, turbavano Ali più di qualsiasi altro combattente non chiamato Joe Frazier.


Ali contro Norton

Questi combattimenti erano in corso da quando i due si sono incontrati a San Diego anni prima, quando Ali ha visitato una palestra dove Ken Norton stava lavorando all'inizio della sua carriera. Ali stava cercando qualcuno da combattere, e Eddie Futch ha detto:

qui Champ, prova il mio ragazzo.

Ali ha chiesto a Futch se il suo uomo era pronto, e Futch ha detto di sì:

"Stavo aspettando che mi desse il suggerimento",

(Ali ha detto anni dopo che avrebbe dovuto sapere dato che era Eddie che c'era un problema!)

Ali è salito sul ring con il giovane professionista e ha cercato di dargli forza, solo per farsi scagliare dal potente Norton attraverso il ring.

Ali ha lasciato la palestra, ma è tornato il giorno successivo, urlando:

Voglio quel Norton! Voglio quel Norton!”

Futch ha detto a Norton:

"Non mettere le tue cose."

Ali continuava a urlare e chiese a Futch:

"Qual è il problema, non sta litigando oggi?"

Futch ha detto di aver detto ad Ali:

Ieri sei venuto a cercare un allenamento. Oggi sei venuto in cerca di una rissa. Quando questo ragazzo ti combatterà, verrà pagato per questo.

Di tutti i rivali di Muhammad Ali, forse il suo più grande è stato Eddie Futch

Ali e Norton hanno combattuto tre incontri incredibilmente ravvicinati, tutti classici.

Nel suo libro "Going the Distance", Ken ha detto:

"Tra tutti i combattenti con cui ero, Frazier, Foreman, Holmes, Ali era il migliore". Non solo, Ken ha detto, "era il migliore che abbia mai visto, punto".

Ken ha anche detto qualcos'altro che è importante:

Sono stato fortunato ad aver combattuto contro Ali dopo che lo hanno tenuto fuori dalla boxe per quattro anni. L'Ali del 1967, beh, sarebbe stato troppo veloce per me, o per chiunque altro io abbia mai visto.

Ken è stato anche fortunato in quanto ha rotto la mascella di Ali in questo primo combattimento.

Norton ha catturato Ali con un colpo mentre Ali stava parlando, (cosa che faceva sempre sul ring), e il colpo, con la bocca aperta, gli ha rotto la mascella. Vedi il libro del 2003 di Felix Dennis e Don Atyeo "Muhammad Ali: The Glory Years".

Il secondo e il terzo combattimento furono vicini.

Lo stile di Norton era del tutto sbagliato per Ali, e anche quello di Frazier era difficile per lui. Ali ha mangiato pugili come Holmes a colazione, ma ha avuto seri problemi con i combattenti come Norton e Frazier. Angelo Dundee lo ha detto meglio:

Se Muhammad avesse affrontato Larry quando aveva pochi anni di meno, lo avrebbe sculacciato. Norton? È sempre stato duro con noi, e anche Frazier. Il loro stile era sbagliato per Maometto".

Eppure Muhammad ha battuto sia Norton che Frazier due incontri su tre. Del resto, ha battuto anche Foreman e Shavers.

Cosa ha detto Ken Norton dell'uomo con cui ha combattuto tre incontri molto combattuti?

In un'intervista con lo scrittore e storico di boxe Frank J. Lotierzo su ESPN radio 1490, ha detto:

Franco:

Nel tuo terzo incontro, che era per il titolo di Ali, è arrivato al 15° round nelle scorecard dei giudici. Tutti e tre hanno segnato il round per Ali. Qual era il tuo pensiero in quel momento in quel 15° Round?"

Norton:

Mi è stato detto dal mio allenatore, all'epoca Bill Slayton, che ero in vantaggio ai punti. Ha detto di non uscire e farti tagliare, non uscire e farti male, esci e controlla il round e guarda te stesso e stai attento. Sono uscito e ho pensato di aver fatto abbastanza per avere un pareggio in quel round".

Franco:

"Se potessi combattere di nuovo quel round, come lo combatteresti?"

Norton:

"Lo combatterei come ho combattuto contro gli altri 14. Uscirei e lo vincerei".

Norton ha detto la stessa cosa nel suo libro "Going the Distance, The Ken Norton Story”.

Ken ha ripetutamente affermato che Ali ha vinto il secondo incontro, che ha detto essere il miglior incontro di Ali dei tre, prendendo l'ultimo round. Nel terzo incontro, secondo Norton, il suo angolo lo ha mal consigliato. Gli hanno detto al 15° round di rilassarsi e di non correre rischi, che aveva vinto il combattimento:

Ho tolto il piede dal gas, Muhammad ha preso l'ultimo round e il combattimento! Avrei dovuto imparare dal secondo maledetto combattimento!"

L'allenatore della Hall of Fame Manny Steward sottolinea quanto fosse raro affrontare stili che erano tutti sbagliati per te, come ha fatto Ali in tre occasioni affrontando Norton:

Manny Steward ha detto:

Ho molto rispetto per Ali perché Ali era l'unico campione che conosco che ha combattuto contro chiunque, tutti. Non si trattava di stili. Ha combattuto contro ragazzi che erano terribili per lui dal punto di vista dello stile, ma Ali avrebbe semplicemente detto ad Angelo Dundee: "Combattiamo"

E Steward ha catturato ciò che era unico in Ali, che al suo meglio, ha semplicemente battuto chiunque sul ring con lui:

Questo è ciò che ha reso anche Ali penso grande. Ad un certo punto dei combattimenti, in particolare come il terzo e ultimo incontro, [con Joe Frazier] quando si è reso conto che le sue abilità di boxe non lo avrebbero portato alla vittoria perché semplicemente non riusciva a tenere il ritmo insieme a Joe. Ha solo detto: "Oh, devo solo combattere, quindi ogni volta che vengo colpito con due pugni cercherò di tirarne quattro" e ha fatto quello che doveva fare per trovare un modo per vincere e quello è stata una deelle cose uniche di Ali. Quando ha scoperto che qualcosa non funzionava, avrebbe semplicemente abbandonato le abilità di boxe, il bel ragazzo e tutte quelle cose e doveva semplicemente sedersi e sconfiggere un ragazzo."

Ali semplicemente non ha avuto un'altro incontro con Ken Norton dopo aver riguadagnato il titolo da Spinks e lo ha detto a Ken, prima di ritirarsi. È così semplice.


giovedì 23 giugno 2022

Perché la katana è un'arma più letale della spada europea ?

Quando un legionario con la daga incontra un samurai con la Katana, il samurai con la katana, e' un uomo morto.

Quando gli uomini combattevano con katane, in Giappone e spade e sciabole in Europa un eventuale esercito di giapponesi armati di katane non vrebbe avuto lcuna speranza di vincere.

Le katane erano molto meno resistenti alle spade (ricorda gli spadoni a due mani) e le sciabole dei nostri guerrieri.

La katana era ed e' un'arma da taglio, le spade erano e sono armi da taglio e da punta, la katana veniva e viene inpugnata con due mani, la spada con una mano e l'altro braccio impugnava uno scudo. La ktana e' affilada da un solo lato, le spade da ambedue i lati.

Inoltre da migliaia di anni gli europei indossavano armature metalliche via via sempre piu' resistenti alle sciabole, picche, martelli da guerra, alabarde etc.

Le armature dei samurai erano piu' "leggere", piccole piastre di ferro tenute insieme da lacci di seta o strisce di cuoio, piu' avanti nei secoli queste piastrine di ferro crebbero di dimensioni ma in ogni caso mai avrebbero potuto competere con le armature massicce dei nostri cavalieri.


Tipica armatura di un samurai.

Armatura europea.


In definitiva le katane erano ottime armi da taglio ma sicuramente gli uomini che le adoperavano non avrebbero potuto competere con i cavialieri medievali.


mercoledì 22 giugno 2022

Qual è la differenza tra arma bianca, da fuoco e da taglio?



L'arma bianca (rientra nella categoria delle armi proprie) indica tutte quelle armi la cui destinazione, a differenza delle armi improprie, è l’offesa alla persona, che si usano mediante l’energia e l’abilità dell’uomo e che provocano ferite per mezzo di punte (come pugnali e baionette), forme contundenti (come manganelli e arieti) o lame di metallo (come spade, sciabole o fioretti) quelle che lanciano oggetti bellici (comearchi, balestre, cerbottane e catapulte).

La locuzione deriverebbe dal bianco riflesso del sole sopra le superfici metalliche da parte di queste armi. Esso trova origine in tempi remoti, quando si volle indicare il passaggio tecnologico dalle lame di pietra, rame, bronzo e ferro, a quelle molto più efficienti in acciaio, che in confronto apparivano, appunto, di colore bianco. Quindi le armi da taglio, come coltelli, anche da cucina se affilati ed usati impropriamente, o asce rientrano tra le armi bianche.

Le armi da fuoco mi sembra superfluo parlarne, sono tutte quelle armi in grado di lanciare un proiettile in seguito alla combustione di una carica di lancio la quale genera una grande espansione di gas che spinge appunto il proiettile.


martedì 21 giugno 2022

Quali sono i vantaggi del praticare un'arte marziale?

 


I vantaggi sono sia generali che specifici, in quanto ognuno di noi reca caratteristiche psicofisiche diverse.

Si ha una coordinazione motoria incrementata, dato che sia gli esercizi formali tipici di alcune discipline (kata, taolu), sia gli sparring, hanno tra gli obiettivi primari lo sviluppo di tecniche esecutive, che sono inattuabili senza un'adeguata capacità di movimento.

Riflessi, agilità, destrezza e forza aumentano. Ora, non diventeremo Capitan America, ma per lo meno si avrà una forma migliore di prima. Ci sarà un miglioramento del tono muscolare, una diminuzione della massa grassa. La mobilità articolare subirà miglioramenti, migliorerà anche la capacità respiratoria e cardiovascolare, data la maggior ossigenazione di tessuti, cervello e organi vitali. Vari studi concordano nell'affermare che con la pratica di queste discipline, ci sarà una diminuzione del rischio di malattie cardiache e di arteriosclerosi.

Si hanno benefici cognitivi, dato che il processo motorio comprende anche l'attivazione di aree cerebrali diverse, poiché reagiscono a stimoli diversi in pochi secondi, sia fisici che mentali. In generale, tutte le discipline marziali richiedono un minimo di tattica, quando si conduce uno scontro; ma pensiamo a quelle discipline che, oltre che fisiche, sono anche specificatamente strategiche, come il Brazilian Jiu-Jitsu, che richiede una formulazione tattica simultanea allo scontro fisico.

Si ha più sicurezza in se stessi, dato che si è più consci della propria capacità psicofisica. A questo si riconducono varie scuole di pensiero, si va dalla ginnastica, il mettere a nudo anima e corpo, cara a Greci; per finire alle tecniche di respirazione (ibuki e nogare), tipiche delle arti marziali orientali, che ricercano il Dan Tian, o Tanden, il punto focale del Ki, l'energia vitale. Vari studi dimostrano che l'esercizio fisico migliora le capacità mnemoniche e di attenzione.

Ergo, la disciplina e l'autocontrollo ne risultano rafforzati, proprio per la sintonia tra mente e corpo.

L'esercizio fisico riduce il livello di cortisolo (ormone che si eleva durante lo stress) e fa aumentare la produzione di endorfine e serotonina, il cosiddetto "ormone della felicità". Con le arti marziali, oltre a questi benefici, si imparano alcune tecniche utili all'autodifesa. Lasciamo stare le diatribe inutili su quale arte marziale sia migliore, per favore. E' il praticante e l'applicazione pratica che ne fa, che fanno la differenza.

Per la combinazione di questi fattori, il praticante di arti marziali resterà psicologicamente più concentrato in momenti di stress, il che aiuta anche nella vita quotidiana. Non è un caso se "l'Arte della guerra" di Sun Tzu o "Il libro dei Cinque Anelli" di Miyamoto Musashi vengono studiati ancora oggi.

Li avete visti i novantenni cinesi che praticano Tai Chi? Helio Gracie, che a 92 anni praticava ancora Jiu-Jitsu? E Mifune Kyuzo, che a 72 anni praticava ancora Judo? Praticare arti marziali come si deve, aumenta la longevità.



lunedì 20 giugno 2022

Perché i lottatori di arti marziali non colpiscono di più con il palmo della mano?

Ci sono solo tre ragioni per usare i palmi quando si impiega la forza fisica.

Il primo è lo scenario non letale, in base al quale stai mirando a spezzare la volontà degli avversari di iniziare o continuare l'uso della forza fisica. La "spinta" funziona bene qui.

Il secondo è la considerazione della legge. Un colpo con la mano aperta che colpisce il tuo avversario in volo può essere spiegato in un comunicato della polizia come "è successo tutto così in fretta - ho solo alzato le mani e mi sono allontanato". Buona fortuna cercando di spiegare l'uso giustificato di un pugno di drago amplificato dal Qi.

Il terzo è che i palmi sono utili per la spaziatura come mostrato nella figura 1 di seguito. Tuttavia, non vedi spesso quel tipo di azione nella gabbia MMA.



Quindi immagino in sintesi: i palmi non sono buoni per infliggere danni a un avversario, che è quello che vuoi fare in MMA.


domenica 19 giugno 2022

Quali archi usava Genghis Khan?

Gli archi mongoli della fine del XII e dell'inizio del XIII secolo (epoca di Temujin) erano archi ricurvi fatti di tendini, legno e corno.

Le siyah di quel tempo avevano un design a contatto diretto senza fili. Più tardi, nel XIII e all'inizio del XIV secolo, fu utilizzato un design siyah a contatto più curvo. Puoi vedere entrambi i tipi in queste reliquie e riproduzioni moderne di esse.



L'arco di Temujin sarebbe stato così.



Più tardi, l'arco di Kubilai sarebbe stato più simile a questo.




Più tardi, gli archi mongoli sembravano quelli della dinastia Ming cinese. Simile agli archi turchi e tartari dell'epoca.



Dopo la loro conquista da parte dei Manciù/Qing, i Mongoli si inchinano così.





Il monaco italiano Carpini riferì di archi mongoli con pesi di trazione fino a 75 kg/166 libbre. La loro portata massima era di 536 m/586 yd, circa 120 m/135 yd più lontano dell'arco lungo. Joe Gibbs mostrato con un fiocco in stile tartaro, un design utilizzato anche dai mongoli.


In che cosa consiste la tecnica giapponese del Daisugi?

II Daisugi è un'antica tecnica di potatura giapponese del XIV secolo che consente di produrre legna senza il bisogno di abbattere l'albero.

I cedri vengono potati rigorosamente a mano, lasciando crescere solo i rami superiori da cui germoglieranno i nuovi rami. Questi nuovi germogli, seguendo delle regole precise, diventeranno un legno ideale: perfettamente uniforme, diritto e completamente privo di nodi.



A prima vista, sembrerebbe come se i cedri fossero coltivati ​​sopra altri cedri. Un singolo albero può far crescere fino a cento germogli alla volta e produrre legno per centinaia di anni.

L'area forestale di Kitayama, incentrata su Nakagawa, Kita-ku, Kyoto, è stata a lungo il territorio della corte imperiale e dei templi, ed è stata utilizzata per immagazzinare legna, legna da ardere, torce e iris.

Il villaggio di Kitayama, ricco di acqua e fresco, è particolarmente adatto per la coltivazione di alberi di cedro. Era molto difficile piantare e coltivare alberi sui ripidi pendii di Kitayama e gli alberelli erano molto preziosi. "Daisugi Tailoring" è un metodo di coltivazione forestale unico ideato a Kitayama.

Questo significa far crescere dozzine, al massimo 100 o più tronchi da un ceppo, e un ceppo si rinnova come una foresta. Ciò ha ridotto il numero di piantagioni, accelerato il ciclo di raccolta e prodotto legname più denso.

Tuttavia, non tutti i cedri possono essere trasformati in Daisugi. Hai bisogno di un albero con un gene che cresce dritto e continua a crescere.

Quello era "Shirosugi". L'albero madre di Nakagawa Hachimangu non ha perso la sua forma anche dopo più di 500 anni e sta crescendo diritto.




sabato 18 giugno 2022

Qual è l'arte marziale più efficace?


Più efficace DOVE? Sul ring? Per la strada? A casa quando tua moglie ti scopre a letto con un'altra e ti accoltella? Per le strade di Nassirya?

A Nassiriya non suona la campana dopo 3 minuti e nessuno ti sventola dandoti consigli su come affrontare l'avversario, ma magari giri armato sapendo che un guerrigliero dietro l'angolo ti può sgozzare con un coltello. A casa, nudo a letto con la tua amante l'effetto è diverso dall'avere una divisa militare ed un elmetto, a meno che non vi piaccia "farlo strano". Sul ring non hai la moglie che ti picchia, purtroppo, ma passerai comunque un brutto quarto d'ora se non sei preparato.

Seriamente: le arti marziali hanno perso molta della loro efficacia "marziale" ed oggi propongono o soluzioni improbabili a contesti differenti da quelli per le quali sono state concepite o delle applicazioni specifiche che non verranno usate mai in un contesto di combattimento reale civile.

Ciò detto, "per la strada" un militare con preparazione al combattimento corpo a corpo avrà sempre la meglio, a parità di fattori (età, sorpresa, status psicologico e mentale, preparazione atletica, preparazione marziale) su un atleta di una disciplina da combattimento a contatto pieno, che a sua volta avrà la meglio su un marzialista classico (prendiamo lo Shotokan o un qualsiasi stile di Kung Fu, per dire) che a sua volta avrà mediamente sempre la meglio sull'attaccabrighe da osteria.

Ma ovviamente può capitare la situazione dove il fighter le prende da uno che fa Karate tradizionale.

Se proprio vuoi dei nomi di discipline efficaci: Muay Thai/Lethwei, K1/kickboxing, Savate, ovviamente pugilato e tutte le discipline a contatto pieno.

Ma è una "lista" che va interpretata.



venerdì 17 giugno 2022

Qual è l'arte marziale più efficace tra quelle tradizionali (no MMA) ?

 


Personalmente credo la boxe inglese, più conosciuta semplicemente come boxe, e la muay thai. Pur con rispettivi pregi e difetti hanno entrambe queste caratteristiche: sono pratiche, essenziali, non hanno tecniche spettacolari che nella realtà non riescono quasi mai, invece insegnano a sferrare colpi devastanti, a schivare e ad incassare. Molti istruttori di arti marziali affermano che il pugile è l'avversario più "rognoso" che ci si può trovare di fronte in una rissa, perché con lui "non ti vengono le tecniche, incassa come un bulldog e se te ne piazza uno ben messo sei ko".