Gli attacchi con i coltelli non sono
rappresentati accuratamente nei film o nei media in generale.
Diamo un'occhiata a ciò che William
Fairbairn, che ha scalato i ranghi della polizia municipale di
Shanghai e ha aperto la strada a molte moderne tecniche e tattiche di
polizia, come la SWAT, ha detto in merito.
Era una cintura nera 2° Dan di Ju
Jitsu, sopravvisse a innumerevoli combattimenti di strada in quella
che era la città più pericolosa del mondo ed era co-progettista
dello stiletto usato dalla SAS. Ha anche addestrato i Commandos in
combattimenti disarmati e combattimenti con coltelli e ha scritto
diversi libri su sistemi di combattimento da disarmati che aveva
sviluppato lui stesso, tra l'altro. Quindi sapeva più di molti altri
su questo argomento.
La conclusione di Faribairn fu che un
uomo disarmato ha poche possibilità contro un aggressore armato di
coltello. Suggeriva di usare una sedia per tenere a bada una persona
con un coltello. Se sei in una brutta posizione e non riesci a
scappare segui quel consiglio, o meglio ancora afferra un estintore e
rilascia il perno. Rilascialo in faccia all'aggressore fino a quando
non è vuoto. Quindi colpiscilo con il contenitore. È simile
all'essere colpiti da gas lacrimogeno e poi picchiato.
Un corpo umano è pieno di organi
vitali che sono molto suscettibili agli urti di oggetti acuminati
come armi da taglio, per non parlare della perdita di sangue che
segue una grave pugnalata, che può mandare il corpo in stato di
shock, causando la morte.
Non importa quanto siano veloci le tue
reazioni o quanto sei abile nelle tecniche a mani aperte: se affronti
un tizio e blocchi un'oscillazione di una lama probabilmente verrai
tagliato, forse più di una volta, prima di poterlo inabilitare con
un calcio, un pugno, o una spinta.
L'unica domanda è quanto male ti
taglierà e dove. Se succede in un punto vitale, come un'arteria, ci
sono buone probabilità che tu muoia prima che i paramedici possano
fermare l'emorragia e ti possano rattoppare abbastanza da consentire
a un medico di trattare correttamente le tue ferite.
Questa è la triste realtà.