sabato 29 agosto 2020

Alcuni miti dei film che possono ucciderti


1) la bottigliata in testa. NON FATELO MAI. Una bottiglia di vetro è un'arma mortale, e ogni tanto in una rissa di strada qualcuno ci rimette le penne perché ha visto troppi film, colpisce qualcuno in testa e gli spacca facilmente il cranio perché il vetro - signore e signori - è MOLTO più duro delle ossa. Quello che vedete nei film è vetro scenico, ovvero fatto con zucchero al posto della sabbia (se ricordo bene). Il vetro vero è un'altra cosa e no, non si spacca sulla testa della gente. Sono le teste a spaccarsi contro di lui.

Bagarre nel traffico. Maresciallo dei carabinieri riceve una ...

2) qualunque caduta. Le cadute nei film sono sempre 5–6 volte più alte di quanto sia umanamente possibile sopravvivere. Non fatevi ingannare dallo schermo: cadute anche stupide e per nulla spettacolari possono menomarvi per mesi, per anni o anche uccidervi senza nessuna difficoltà, anche da altezze ridicole. Per quanto ami Rambo e per quanto si possa sopravvivere a una caduta usando gli alberi per attutirla (è successo veramente)… Non stiamo comunque parlando di altezze come quella che si vede nel film. L'altezza che vedete in Rambo è una licenza poetica: serve a farvi 'sentire' il terrore che Rambo ha provato mentre salta.


Nota: Stallone si ruppe una costola durante le riprese di questa scena. Se esaminate bene questo stacco durante il quale Stallone si infortunò veramente, capirete anche da che altezza si è rotto la costola (mezzo metro?, un metro al massimo? Un'altezza ridicola, per i canoni cinematografici. Eppure…). 

3) Il mito di togliere il coltello dalla ferita. Questo forse meritava il primo posto, perchè per molti versi è il mito più pericoloso di tutti, forse anche di più della bottigliata in testa. Non fatelo, non fatelo, non fatelo: morirete dissanguati e basta, oppure ucciderete letteralmente il ferito che state cercando di soccorrere. Se qualcuno di voi si pianta un coltello, un cacciavite o qualunque altra cosa dentro una mano o una gamba, per l'amor di Dio non toglietelo da lì! Spesso il coltello nella ferita è l'unica cosa che tiene ancora chiusa una grossa vena o peggio ancora un'arteria, e una volta tolto, comincerete a morire dissanguati. dimenticatevi i consigli da pronto soccorso che avete sentito nei film, e non toccate il ferito!! Lasciate che il coltello venga rimosso in ospedale, dopo che gente esperta e attrezzata avrà deciso con tutta calma come agire appena rimosso!!


4) il mito di togliere il proiettile dalla ferita. La prima cosa da fare quando sparano a qualcuno, NON è controllare se il proiettile è ancora lì nella ferita, e tanto meno dovete toglierlo il prima possibile come se fosse questione di vita o di morte. Pensate che addirittura, a volte, non viene rimosso proprio, e c'è gente che ha girato per il resto della sua vita con un proiettile ancora nella gamba (mi pare proprio il senatore Connelly, quello che era seduto al fianco di Kennedy durante il famoso attentato). In realtà, avete tutto il tempo del mondo per rimuoverlo: potete farlo anche domani o dopo domani. Oppure mai, come ho già detto. Nei film viene invece dato universalmente per scontato che la prima cosa da fare sia sempre
A) capire se è ancora dentro
B) e toglierlo in fretta e furia. Questa era forse la procedura corretta nell'ottocento, quando non esistevano antibiotici, disinfettanti, ospedali e nemmeno chirurghi veri e propri, e il modo migliore per DIMINUIRE le probabilità di infezione, era toglierlo il prima possibile. Comunque sia, non era nemmeno allora 'la prima cosa da fare'. E nella realtà, un proiettile dentro una ferita causa al massimo un'infezione. Ma un'infezione ci mette però dei giorni a svilupparsi e oggi giorno non si tratta di nulla che un antibiotico non possa risolvere con grande facilità (a meno che il ferito non passi da solo giorni interi senza cure mediche). Io non sono un esperto, ma direi che la prima cosa da fare quando sparano a qualcuno è controllare che il proiettile non abbia reciso un'arteria o distrutto un polmone. In questi due casi, il ferito potrebbe avere bisogno del laccio emostatico (per non morire dissanguato in pochi minuti) o di aiuto per respirare (non deve andare in difficoltà respiratoria). Per questi motivi, è importante fermare il sangue meglio che puoi e tenere il paziente SVEGLIO fino all'arrivo dei soccorsi. La difficoltà respiratoria (dolore o danno al polmone, che abbassa la pressione) assieme alla perdita di sangue (che abbassa la pressione) e lo stato di shock (che avviene praticamente sempre e sì, pure lui abbassa la pressione) potrebbero UCCIDERE la persona per un puro 'collasso' ANCHE se la ferita non è mortale. C'è gente infatti che è morta per ferite non letali a causa di quello che alcuni chiamano 'bullet wound shock' (shock da ferita d'arma da fuoco). In realtà, è una specie di collasso cardio-circolatorio. E' fondamentale quindi stare SEMPRE assieme al ferito per tenerlo sveglio. Ripeto che non sono espertissimo e prendete i miei consigli con le pinze, ma di sicuro mettersi a cazzeggiare con la ferita alla ricerca del proiettile come se avessi i minuti contati NON è assolutamente la prima cosa da fare, né la procedura corretta in generale.
Qui sotto, la solita fesseria da film. Bé, se mai dovesse succedervi, io credo che ci arriverete da soli che non bisogna fare nulla del genere. Il voltastomaco e l'insensatezza della faccenda in generale ve lo faranno capire da soli.

Top 10: Cose che vediamo nei film d'azione e che sono impossibili ...

5) Se pesti una mina e senti click, resta immobile per l'amor di Dio! Bè, questo mito in realtà non può uccidervi perché sarete già morti, e lo includo qui per puro divertimento. Le mine non esplodono quando ALZI il piede. Le mine esplodono quando le pesti. E se uno ha un minimo di sale in zucca e pensa a come si potrebbe progettare una mina, si rende immediatamente conto che un interruttore a bottone (premi e bam!) è molto più semplice, economico ed affidabile da costruire piuttosto che un inutile e complicato interruttore a rilascio (premi, molli, e solo dopo avere mollato, bam!). Costruire un interruttore a rilascio non solo è più complicato, ma non avrebbe proprio alcun senso per una mina. Pensateci bene. Che vantaggio porterebbe? Nessuno. E infatti è solo una stupidaggine da film
Nella realtà, le mine hanno soltanto un seplicissimo, stupidissimo bottone e una sicura. Una volta che hai tolto la sicura, se sei così deficiente da premere il bottone, lei esplode. Che senso avrebbe farla diversamente?


6) Si può mangiare pesce crudo appena pescato. La gente mangia sempre sushi. 


L'unica cosa che i film non mostrano è un potenziale disturbo della digestione causato da batteri e microrganismi. Dato che non c'è un kit di pronto soccorso o un'ambulanza in natura, non correte il rischio: cucinate il pesce che avete preso sul fuoco. A proposito, lo stesso vale per il sangue crudo degli animali.

7) Una grotta è il luogo perfetto per accendere un fuoco. 


Sembra essere sicuro e anche romantico... Il fuoco e l'alta temperatura riscalderanno le rocce. Queste rocce si espanderanno se esposte al calore. E questo può causare la caduta delle rocce sulla testa della persona. L'unico posto in cui si dovrebbe appiccare un incendio è in un ampio spazio aperto all'esterno.

8) È possibile utilizzare un laccio emostatico per salvare un arto. 


No, non puoi. Quello che si può fare è fare un nodo così stretto che il tessuto non avrà alcuna circolazione sanguigna e l'arto dovrà essere amputato. Inoltre, in alcuni casi può anche portare a un attacco di cuore. Cercate di fermare l'emorragia prendendo la posizione corporea appropriata e premendo sul vaso nel punto ferito.
Un laccio emostatico si usa solo quando l'emorragia è troppo veloce e si tratta di salvare la vita della persona e non il suo arto.

9) L'acqua bollita è sicura al 100% da bere. 


L'ebollizione uccide solo germi e batteri, ma non rende l'acqua pulita dagli elementi nocivi. Per esempio, non importa per quanto tempo si fa bollire l'acqua fangosa - non sarà mai sicura da bere. Quindi, prima di farla bollire, filtrate l'acqua attraverso un pezzo di tessuto pulito (come un asciugamano o una camicia) e lasciatela riposare finché lo sporco non si deposita sul fondo.

10) La prima cosa da fare in un deserto è trovare una fonte d'acqua. 


No. Per prima cosa bisogna trovare l'ombra e aspettare la sera, invece di sprecare le riserve d'acqua del proprio corpo. Cercate di trovare un grande masso e di stare all'ombra. Stai lontano dal terreno caldo - è meglio sedersi su un albero, o mettere qualcosa sotto di te. E una volta che è buio, potete iniziare a cercare le stelle, gli hotel, l'acqua e il Wi-Fi.

Uno famosissimo è questo nei film d'azione.


Saltare e sfondare finestre o utilizzare aste dei lampadari per scendere velocemente infrangendo tutte le lampadine, uscendone illesi.
Il povero zio Jackie dopo questa scena ebbe ustioni di secondo grado, danni alla colonna vertebrale e si lussò le ossa del bacino.
Inoltre buttarsi contro pareti di vetro non renderebbe meno grave la caduta ma anzi si potrebbe morire per i tagli dovuti alle schegge di vetro oltre che per l'impatto.




















venerdì 28 agosto 2020

Quanto può durare una cintura nera contro un soldato professionista in un combattimento corpo a corpo?

Corso 4 ore Krav Maga – street self-defense - KaleidoSport



Un mito molto sfortunato che sembra essere popolare tra la maggior parte del pubblico occidentale, soprattutto tra i giovani, è che i soldati si addestrano nella pugilistica e nei combattimenti di strada.
I soldati sono addestrati più o meno ad uccidere le persone in combattimento, mentre gli artisti marziali e i combattenti di strada si addestrano fondamentalmente in combattimenti che non sono tipicamente destinati ad uccidere il proprio avversario.
Conosco diversi casi in cui il personale militare: Marines, Rangers dell'esercito, Berretti Verdi sono stati in combattimenti contro artisti marziali e combattenti di strada nei bar e il "killer" militarmente addestrato ha perso in ogni caso che io conosca e, non solo ha perso, ma ha perso in modo molto deciso.
Questi incontri di combattimento sono stati in incontri civili in cui uccidere il tuo avversario ti farà potenzialmente finire in prigione per tutta la vita. D'altra parte, nella situazione militare in cui l'obiettivo è uccidere il tuo avversario scommetterei sul combattente militare dove è più probabile che le armi vengano usate.


giovedì 27 agosto 2020

Nelle arti marziali si riesce ad intercettare i pugni

Tutte le domande che avresti voluto fare sul Wing Chun

Ho usato il termine "arti marziali" per includere anche gli sport da combattimento. Quindi illustrerò casi di entrambe le categorie. La risposta è sì, gli artisti marziali riescono ad intercettare i pugni. Ma attenzione, non è una cosa facile e non è così diffusa come si pensi. Molto più diffusa è la parata, dell'intercettazione vera e propria. Di solito i termini si fondono, tanto è vero che in inglese, il termine "parry" risolve la situazione per entrambe i termini. Poi c'è il blocco, dove si ferma il colpo con il proprio corpo.
Qui distinguiamo: la parata si attua quando si vede il colpo avversario, o lo si sente arrivare, e quindi ci si protegge, smorzando o annullando gli effetti del colpo. Ci sono moltissime parate, ma ricordiamoci come anche nel pugilato Mayweather faccia uso delle mani, delle spalle o del corpo per difendersi con successo.

Floyd "Money" Mayweather Boxing Career Collage Premium Poster ...

Senza intercettare (pratica che richiede riflessi fulminei e spreca energie), questo pugile è in grado di difendersi ragionevolmente bene da eventuali colpi di risposta. Questa mossa è sia una parata che un blocco. Tu reagisci a colpi avversari, ma non sai di preciso che colpi siano. Oppure lo sai, ma non vuoi esporti, non vuoi consumare energie, non fai a tempo o non sei capace di intercettare… Quindi ti proteggi con il corpo. Mossa valida con tutti i tipi di pugili, sia con quelli più potenti di te, che quelli più rapidi, che quelli più tecnici.
L'intercettazione, invece, è quando vedi arrivare il colpo, ti coordini e "afferri" il colpo dell'altro, deviandolo, o trattenendo l'arto del tuo avversario. Come succede ad esempio nel Wing Chun, dove ci sono esercizi appositi, sotto il nome di "chi-sao", o "mani appiccicose":

Che cos'è il Wing Chun?

Nel "chi-sao" i contendenti sono quasi sempre con le mani a contatto, ma il ragionamento vale anche per le intercettazioni a distanza. Chi pratica Wing Chun "percepisce" il colpo a livello anche tattile, agendo d'istinto e coordinandosi, ma non ragionando analiticamente, ma a livello inconscio. Tutta sta pappardella per dirti che agiscono d'istinto, non pensando. Quindi agiscono più velocemente, perchè sono svincolati da reazioni motorie troppo "meditate". Semplicemente, applicano quello che studiano ogni giorno, in modo che diventi "automatico" e non debbano stare a pensarci su.
Esistono ovviamente molte altre intercettazioni di colpi, tipo nella muay thai ti insegnano che quando si riesce a vedere il calcio dell'altro, di solito un middle kick, si può afferrare la gamba dell'avversario, e spazzare con un calcio basso il tuo contendente, che a quel punto è rimasto su una sola gamba. E' una mossa che utilizza molto Giorgio Petrosyan nei suoi match. Oppure si afferra il calcio e si risponde:


Training 👊👊 - Giorgio Petrosyan | Facebook


Ovviamente, i calci si intercettano ed afferrano molto di più, perché sono più lenti rispetto ai pugni. Ecco perché nel Wing Chun si lavora più sui riflessi tattili ed istintivi, perché sono più immediati e possono contrastare la maggior velocità dei pugni. Però anche nella MT si intercettano i pugni, eccome.
Nella MT si intercettano i pugni con le ossa dure dei polsi, di modo che non ci si faccia troppo male, e al contempo si possa danneggiare l'avversario opponendo una parte dura del proprio corpo. Questo succede anche nel Karate, o in alcuni stili di Kung Fu.
Le parate sono di solito più diffuse delle intercettazioni, perché sono istintivamente più rapide, più facili da apprendere ed hanno un minor consumo di risorse fisiche. L'intercettazione richiede dei riflessi ed una coordinazione più raffinata, rispetto alla parata. Inoltre, alcune intercettazioni espongono il praticante, mettendolo a rischio di altre combinazioni di colpi dell'avversario. A meno che l'arte marziale in questione si fondi proprio sulla coordinazione e sulla rapidità, come il Wing Chun. Però le intercettazioni possono deviare la forza dell’avversario, sbilanciandolo o rendendolo soggetto ad altre mosse combinate.

Questi sono solo alcuni esempi, ma ce ne sarebbero tantissimi.







































mercoledì 26 agosto 2020

Le spade sono fatte per infilzare o tagliare


Questa è una spada:


È fatta per infilzare.
Questa è una spada:


È fatta per tagliare.
Queste sono spade:




Sono fatte sia per infilzare che per tagliare.
Ogni fabbro deve valutare diversi fattori quando progetta una spada.
Peso, costo, difficoltà di fabbricazione, disponibilità dei materiali: queste sono tutte le decisioni critiche che guidano i produttori di spade da secoli. Il passaggio dal bronzo al ferro vide una rivoluzione nel design delle spade, così come la disponibilità immediata di acciaio di alta qualità.
Una delle scelte più fondamentali da prendere è decidere l'equilibrio delle capacità di taglio e penetrazione. Per semplicità, ignorerò la differenza tra fendere e tagliare, mettendoli entrambi sotto l'ombrello "squarciare".
Il design di una spada dipende molto dall’obbiettivo della sua applicazione: chi la sta usando, contro chi viene usata, e cosa richiedono le sue tattiche/tecniche/dottrine.
La stoccata ti permette di colpire bersagli più piccoli, ed è (generalmente) migliore contro le armature. Inoltre può procurare ferite profonde e mortali. Ma le stoccate precise sono più facili da schivare, richiedono maggiore concentrazione e sono dannatamente difficili da fare mentre si carica su un cavallo.
Gli squarci fanno ferite enormi e invalidanti. Sono più semplici da dirigere e richiedono meno concentrazione. Sono veloci e terrificanti. Ma facilmente vengono bloccati dalle armature. Molto raramente un taglio può penetrare armature metalliche di qualsiasi tipo: a piastre, a scaglie, e le cotte di maglia. Generalmente dalle stoccate ci si aspettava che avessero qualche speranza di penetrare nell'armatura. E normalmente dovrebbero mirare ai punti deboli di questa.
L'armatura ha definito la guerra per millenni e fu incredibilmente efficace. Ma fu anche parecchio costosa - in certe epoche, incredibilmente così, e in altre meno.
In generale, dove le armature migliorarono e proliferarono le persone facevano affidamento alle spade per infilzare. Laddove le armature furono rare o di scarsa qualità, le persone si affidavano maggiormente alle armi da taglio.
E, naturalmente, la cavalleria mandò tutto all’aria. Squarciare è molto più facile da fare cavalcando, e molto efficace quando si procede tra una folla o quando si prende la mira. La forza del cavallo potrebbe trasferirsi efficacemente nel colpo di spada senza perdere l’arma (infilzare con il peso di una carica dietro è un ottimo modo per lasciare la propria spada conficcata nel corpo dell'avversario). Spesso le spade con lama curva erano anche più facili da sguainare per la cavalleria, rendendole più rapide ed efficaci nella carica.
Quindi, dove la fanteria e/o le armature proliferaronno, le spade venivano progettate per pugnalare, con il taglio come una caratteristica bonus. Laddove la cavalleria proliferò e/o l'armatura di metallo no, le spade venivano progettate per squarciare e con le pugnalate come bonus.


Spada sviluppata da una cultura ben corazzata, con un importante elemento montato. Ben bilanciata sia per la infilzare che per fendere.


Spada sviluppata da una cultura leggera/moderatamente corazzata, con un'estrema dipendenza dalla cavalleria. Caratteristiche eccellenti per tagliare, moderate capacità per infilzare.


Spada sviluppata da una cultura moderatamente corazzata, con un po’ di cavalleria. Ottima capacità di taglio, buona (ma non eccezionale) capacità di pugnalata. Progettata per essere utilizzato con entrambe le mani, ma possibile utilizzarla con una sola mano.


Spade sviluppate da una cultura moderatamente corazzata. Ottima capacità di trafiggere e capacità di taglio moderata. Progettate per essere utilizzate in combinazione con uno scudo e in piedi.


martedì 25 agosto 2020

Quali danni subiscono nel lungo periodo i cervelli dei lottatori di MMA

Ripetuti traumi cranici e ferite alla testa sono la causa alla base della encefalopatia traumatica cronica (ETC d'ora in poi), malattia neurodegenerativa della classe delle taupatie (delle quali la malattia di Alzheimer è la rappresentante più conosciuta), patologie caratterizzate dalla deposizione in sede cerebrale di proteina tau, che si aggrega in ammassi in grado di danneggiare i neuroni portandoli a morte.
La ETC non sfugge a questo meccanismo: la morte neuronale porta il cervello ad una progressiva atrofia dei lobi, con netta riduzione di volume della corteccia e dilatazione dei ventricoli cerebrali che esitano in una degenerazione progressiva delle funzioni cognitive.


La patologia si presenta attorno ai 40–50 anni, esito di traumi ripetuti per decine d'anni, manifestandosi dapprima con sintomatologia lieve (mal di testa e difficoltà di concentrazione, alterazioni della memoria a breve termine, depressione, irascibilità) per poi evolvere progressivamente in gravi deficit mnemonici, linguistici, motori ed esecutivi, esitando nella demenza vera e propria con totale perdita della autonomia.
Dati i fattori scatenanti della patologia, tutte le attività in grado di causare traumi ripetuti alla testa sono da considerare fattori di rischio: sport di contatto quali football, hockey, rugby, arti marziali, boxe (per la quale sono stati mossi i primi sospetti, tanto che la ETC è nota anche come demenza pugilistica) e sport di combattimento; anche il servizio militare attivo è stato annoverato come un possibile fattore causale.






lunedì 24 agosto 2020

Com'è passare una serata con una geisha


Potresti aspettarti una bella cena con una signora seduta accanto a te che ti versa il sakè e fa una conversazione educata e spiritosa, probabilmente in giapponese, temo. Allora forse lei (e i suoi colleghi, perché probabilmente ce ne saranno più di uno) si alzerebbero e farebbero un po 'di danza classica giapponese accompagnandosi a vicenda con lo shamisen.
Nota che sarebbe una serata di tutto rispetto. Avevo quattro geishe per la festa dell'ottantesimo compleanno di mio padre e ho invitato diversi miei amici, tutte coppie sposate. C'erano anche mia moglie e mia figlia. In generale, non c'è niente di poco raccomandabile sulle geishe. Al contrario: le geishe al giorno d'oggi sono ben addestrate, devono passare attraverso un lungo periodo di apprendistato, ed è una carriera di alto livello, penso. Sicuramente i miei amici sono stati felici di ricevere l'invito e di incontrarle.
Ecco mio padre con le geishe alla sua festa per l'ottantesimo compleanno:


Ecco come appariva l'allestimento: un tipico lungo tavolo in una tradizionale sala tatami. Le geishe sono intervallate tra gli ospiti, ci servono, assicurandosi che i nostri drink siano pieni e chiacchierando con noi mentre mangiamo e beviamo. Sono in pratica delle hostess.
Mettemmo la più carina accanto a mio padre, che era anche l'unica persona lì che non parlava giapponese. Non so se fosse felice di essere risparmiata dal lavoro di dover parlare con qualcuno tutta la sera, o semplicemente annoiata. (Come qualcuno sottolinea nei commenti, il trucco bianco suggerisce che sia una maiko, o una geisha in formazione. Non ne sono sicuro.)


Ed eccole che si esibiscono per noi dopo cena:


A proposito, non ricordo esattamente quanto costava - era 17 anni fa - ma non era un prezzo esorbitante. Sono sicuro che puoi spendere molto, molto di più in case da tè più sofisticate e con geishe famose o più giovani (mi dispiace dirlo, ma sono abbastanza sicuro che il prezzo scende con l'aumentare dell'età - non ci sono regolamenti su questo problema in Giappone). Penso che fosse forse $ 3.000- $ 4.000, che è molto da spendere per una festa di compleanno, ma avevamo forse 10 persone a cena più l'affitto della stanza più le quattro donne - e lasciatemi dire, nessuno di noi era in nessuna condizione per tornare a casa in seguito. Ho pensato che ne valesse la pena per l'ottantesimo compleanno di mio padre. Vorrei averlo potuto fare di nuovo per il suo 90 °, ma non c'era più.


domenica 23 agosto 2020

Qual è stato l’ultimo duello con la spada legalmente autorizzato


Non sono sicuro che sia stato l'ultimo duello con la spada al mondo (probabilmente no) ma probabilmente è stato l'ultimo duello con la spada ufficiale nella storia occidentale:
Il 21 aprile 1967 in Francia, il sindaco di Marsiglia Gaston Defferre e il gollista René Ribière duellarono per l'onore, nonostante la disapprovazione dell'allora presidente generale Charles de Gaulle. Furono i protagonisti dell'ultimo duello disputato in Francia.
Il duello prese parte al parco di un palazzo a Neuilly-sur-Seine, vicino a Parigi:


Quattro minuti dopo l'inizio del duello, la lotta fu interrotta quando uno dei due duellanti, Ribière, fu colpito due volte al braccio.
Il giorno prima, durante un acceso dibattito presso l'Assemblea nazionale francese, Defferre urlò al suo collega Ribière: "Stai zitto, sciocco!".
La lite non si è fermata qui. Più tardi, nella stanza della Salle des Quatre-Colonnes, Ribière chiese al suo offensore di scusarsi, ma l'ardente marsigliese Defferre si rifiutò.
Quindi Ribière sfidò Defferre a un duello di fronte a due testimoni. L'offeso, Ribière, avendo la scelta delle armi, scelse la spada.


Il giorno del duello, dopo due colpi subiti da Ribière, l'arbitro Jean de Lipkowski ha fermato il combattimento, e ha riportato Ribière due lievi ferite.


Ribière in realtà non aveva mai toccato una spada e il fatto che uno dei suoi nonni avesse combattuto un duello nel 1910 non gli fu molto utile. Il suo avversario, Defferre, d'altra parte, era un vecchio veterano che era solito combattere e aveva già duellato contro un altro politico, Paul Bastide, venti anni prima, ma con una pistola.


Se la polizia ha ignorato il duello, almeno ufficialmente, i giornalisti hanno partecipato all'evento. Il duello è stato persino filmato. Questa "buffonata", come scrisse un giornalista, non fu di gradimento per il generale de Gaulle, che inviò emissari per evitarla, senza successo.
Più tardi, ogni volta che gli veniva data la possibilità di discutere di questo duello, Defferre ricordava sempre che aveva preso di mira l'inguine del suo avversario per rovinargli la prima notte di nozze, dato che si sarebbe sposato il giorno successivo!
Le poche gocce di sangue versate da Ribière furono le ultime a essere versate durante un duello in Francia. Il penultimo duello era avvenuto nove anni prima, il 30 marzo 1958, vicino a Vernon in Normandia, per una disputa artistica tra il ballerino Serge Lifar, 53 anni, e il Marchese de Cuevas, 72 anni (e in questo duello il testimone era un certo Jean-Marie Le Pen).


sabato 22 agosto 2020

Una parola giapponese che viene usata in modo scorretto all'estero


Kimono.


questo è un kimono. un abito costituito da più strati, con una fantasia asimmetrica per mostrare sul davanti la parte più bella del disegno. La vestizione è lunga ed elaborata.


questo è uno yukata, la versione più semplice e leggera del kimono. più casual volendo. i disegni sono più ripetitivi e spesso stampati, i tessuti meno pregiati.


questo è un happi. una giacca che si usa solitamente durante festival o celebrazioni.


questo viene erroneamente definito kimono perchè si suppone che abbia o l’allacciatura o le maniche che assomigliano a quelle di un kimono. si capisce dalla sua semplicità che sarebbe più appropriato dire “con manica/con allacciatura a kimono” o chiamarlo almeno yukata o happi per non rendere difficili le cose.
Se qualche esperto di cultura giapponese vuole correggermi, ben venga.


venerdì 21 agosto 2020

Chi vincerebbe un incontro all’ultimo sangue tra un campione di Pugilato e un maestro di Aikidō

Aikido VS Untrained Fighter • Aikido Quest - YouTube


Allora iniziamo ad analizzare bene le due arti discipline. La nobile arte del pugilato da forte importanza all'uso dei pugni ed ai movimenti di gamba. E' molto importante saper colpire bene e forte l'avversario con i propri pugni, però le sue parate si basano principalmente sul proteggere la faccia ed il corpo. Non per niente non sono possibili nè calci nè colpi sotto la cintura.
Inoltre non ha nel suo arsenale colpi "mortali".
L'aikido invece lavora sul concetto di mirare alla "corretta vittoria" arrivando prima a padroneggiare noi stessi, l'Aikido infatti significa: «Disciplina che conduce all'unione ed all'armonia con l'energia vitale e lo spirito dell'Universo».
Questo però significa anche non rimanere inermi anzi significa solo rimuovere la minaccia dell'avversario senza subire danni.
Ora parliamo di attrezzature. Se rimuoviamo le attrezzature i pugili NON sono abituati a tirare pugni senza guantoni, perchè altrimenti si romperebbero facilmente le nocche delle mani. Inoltre in questo caso i loro colpi e le loro dita sarebbero facilmente preda delle leve del maestro di aikido.
Se mettiamo i guantoni, allora il pugile avrebbe ovviamente più possibilità vero?
Assolutamente no, perchè in questo caso nell'Aikido viene insegnato l'uso del Bastone, del Bokken e del coltello
E comunque un vero aikidoka non arriverebbe mai all'ultimo sangue, in quanto una volta immobilizzato e rotte le articolazioni del pugile, il combattimento non avrebbe più alcun significato per un vero aikodoka.


giovedì 20 agosto 2020

Perché il Giappone è diverso


Sai com'è, sono le piccole cose a rendere il Giappone diverso.
Ecco 12 esempi di queste differenze;
  1. Accorgimenti per non vedenti sulle lattine

Le persone non vedenti ora possono sapere cosa c'è dentro le lattine con la lettura delle scritte in Braille incise sopra la lattina

2.Risparmiare risorse naturali


Un tipo comune di W.C. in uso in Giappone è quello dove puoi lavarti le mani con l'acqua corrente appena aggiunta e riutilizzarla per il prossimo tiro dello sciacquone.

3.Arte di strada


I tombini in Giappone sono bellissimi

4.Cura per gli altri


Se lasci per strada la tua busta della spesa o dello shopping, è molto probabile che qualcuno la metta in un posto tranquillo e facile da trovare. E nessuno la ruberà.

5.Luoghi per la fauna ittica


I pesci (Koi) in alcuni casi vivono nei canali di scolo in Giappone.

6.Privacy in bagno

Con i gabinetti moderni puoi nascondere i rumori di quando vai in bagno con i suoni dell'acqua.

7.La politica degli ombrelli

Armadietti per l'ombrello, così puoi lasciarlo all'entrata di un edificio, e nessuno prenderà il tuo casualmente (nessuno ne ruberebbe uno in ogni caso)

8.Ordine e pulizia


E' comune per il popolo giapponese avere modi precisi ed ordinati.

9.Procedure d'emergenza


Le sedute degli ascensori possono essere usate come toilet in casi di emergenza

10.Menù dei ristoranti


Finte pietanze dei menù in plastica sono messe fuori ai ristoranti e sono identici al cibo vero.

11.Codice da bagno (Bathroom Etiquette nell'originale traducibile come "Codice di comportamento sull'andare in bagno")


Pantofole separate per essere usate solo in bagno.

12.Vendita delle uova


Le uova vendute nelle macchine automatiche sono una scena comune in campagna.
Questa è la mia lista delle cose che rendono il Giappone diverso.


mercoledì 19 agosto 2020

Perché le coppie sposate in Giappone dormono in letti separati?


È una conseguenza necessaria del modo in cui viene utilizzata una casa. Le stanze di una casa giapponese non sono specializzate, ma cambiano di uso a seconda dell’ora o dell’occasione grazie a mobilia pieghevole o comunque nascondibile . Io ho una scrivania antica alta non più di 40 cm. Una stanza non in uso è quindi vuota.


Questa stanza per esempio la sera diventa una stanza da letto. Per trasformarla basta aprire le porte
degli armadi a scomparsa di cui è dotata.


Un letto giapponese è costituito di due parti, il materasso, che è pieghevole, e una coperta. Li riponi la mattina, li stendi la sera.
Perché questo sia fattibile e necessario che ciascun materasso sia “monoposto“. Sarebbe altrimenti troppo pesante e ingombrante.
Questo non impedisce a una coppia di, ehm…, interagire quando voluto.